Il 6 aprile si è svolto al Parco Latino Volsco di Anzio, l’Evento Moltiplicatore: “Volsci Experience” – Progetto ERASMUS+ KA2 H.I.M.I.S. – ” – “Heritage Interpretation for Migrants Inclusion in Schools” 2016.
Protagonista di questa bella iniziativa, 35 allievi e 10 docenti dell’Istituto Professionale Alberghiero di Anzio.
A raccontare questa bella esperienza sul campo è la docente Emilia De Santis. “Al nostro arrivo, il benvenuto ci arriva dagli allievi di accoglienza turistica i quali ci spiegano che parteciperemo ad una visita guidata ‘in tutti i sensi’, ‘il progetto ha il fine di favorire l’inserimento degli allievi di altra nazionalità nel contesto in cui vivono e crescono attraverso la metodologia delll’Heritage Interpretation e la scelta del Vallo Latino Volsco è stata propizia per offrire alla cittadinanza la possibilità di conoscere meglio tale sito storico, teatro di scontri tra Volsci e Romani’ ci spiega la prof.ssa De Santis.
I visitatori, tantissimi, sono stati accompagnati dagli alunni in questo viaggio immaginario per conoscere la storia dei Volsci, – popolo che occupò la città di Anzio negli ultimi anni del VI secolo a.C- attraverso l’interpretazione degli stessi alunni, che hanno vestito i panni dei romani e dei Volsci per raccontare la loro storia e le loro battaglie!
Il tour in otto tappe ci conduce “Alla scoperta dei Volsci”: due alunni nei panni di un Volsco e di un Romano, ci raccontano la storia dei Volsci, del loro insediamento nel Lazio e delle lotte con i Romani.
Un po’ più in là ci attendono : “Camilla e Coriolano” che ci raccontato la loro storia e di come siano diventati mito, leggenda, storia!
Il pezzo forte la breve rappresentazione di brani liberamente adattati dal “Coriolano” di Shakespeare, gli allievi bravissimi ci invitano a riflettere sui temi dell’amicizia, del tradimento, del coraggio e del senso di appartenenza.
E ancora ‘il farro’ ”due ‘cuochi’ , uno romano e uno Volsco, raccontano le pietanze a base di farro e citano una ricetta di APICIO, uno dei primi cuochi di Roma da cui ha preso il nome l’Istituto di Anzio.
Non può mancare uno spazio come il Photo booth, dove i veri protagonisti diventano gli ospiti, ha entusiasmato il pubblico, in particolare gli alunni delle classi che, con i loro Professori, hanno partecipato alla visita.
A questo punto degustiamo il Libum una focaccina tipica dell’epoca accompagnata da un bicchierino di Mulsum, bevanda speziata del tempo, serviti amorevolmente dai giovani allievi in erba.
L’ultima tappa ci chiedono un parere sull’esperienza appena conclusosi, e ci omaggiano di un segnalibro con una citazione di Shakespeare ‘Bella città quet’Anzio. Ed io sono qui.’ Accanto a noi un pannello pieno di belle parole di apprezzamento e di ringraziamento per essere stati invitati a questa bella manifestazione . ‘Grazie del vostro impegno ….. bella iniziativa che merita di essere divulgata e conosciuta :una bella pagina di scuola !’
Una bella giornata illuminata dal sole e dai sorrisi soddisfatti di tutti gli allievi e dei professori!
BRAVI gli alunni che hanno lavorato con passione, impegno ed entusiasmo!
Rivalutiamo questi nostri giovani che hanno tanto da dare se incoraggiati, spronati e guidati!”