Mercato IBL, è Anderson Machado il nuovo interbase del Parma

Anderson Machado

E’ un interbase da Major League, una stella di prima grandezza, il nuovo straniero del Cariparma baseball. Grosso colpo della società ducale che si è assicurata per il campionato che andrà a iniziare a fine marzo il venezuelano Anderson Machado, 31 anni, tredici stagioni spese ad altissimo livello negli Stati Uniti, di cui due nelle Majors e sei in Triplo A, dove ha giocato fino all’anno scorso. Ottimo difensore, dotato di un tiro capace di qualsiasi avversario, veloce sulle basi, Machado batte sia destro che mancino ed è noto per la sua capacità di tenere il piatto: un grande occhio, che gli ha permesso di colpire quasi 900 valide nella sua carriera negli Usa, di cui 51 fuoricampo, 48 tripli e ben 176 doppi. Scovato dagli scout americani a Caracas, dove oltre al baseball giocava anche a basket e da bimbo sognava di giocare catcher in Major League, Anderson approda appena 17enne nell’organizzazione dei Philadelphia Phillies che lo considerano immediatamente uno dei loro migliori prospetti. L’esordio nelle Minors è datato 1999: con una media battuta di .259 e alcuni grandi interventi da shortstop, il venezuelano si fa notare subito e dalla Rookie League passa in Singolo A: l’anno dopo esordisce in Doppio A e arriva anche la convocazione nell’All star della Florida State League. E’ un’ascesa costante quella del giovanissimo Anderson: e nel 2003 il suo sogno diventa realtà. A settembre, in un combattutissimo match tra Phillies e Braves, Machado debutta in Major League. Una breve apparizione come pinch runner, corridore, ma in cui l’interbase trova modo di lasciare il segno: infatti, appena entrato, ruba con successo una base. Ha solo 22 anni e un unico rammarico: che suo padre, scomparso due anni prima, non sia lì a vederlo. L’anno successivo, il 2004, è quello della definitiva consacrazione: ceduto ai Reds, Machado gioca da pro  17 partite per Cincinnati (16 da titolare) con una media battuta di .268. Candidato numero uno a sostituire il leggendario Barry Larkin, sembra destinato ad avere un posto fisso nella big red machine di Cincinnati,  ma un infortunio in inverno gli fa perdere quel treno importantissimo: nel 2005 gioca ancora 6 partite in Major League, con i Reds prima e con i Colorado Rockies poi, ma alla fine fa ritorno nelle Minors. Machado però non si abbatte, alla stampa più avanti dichiarerà di pensare sempre positivo: . E’ con questo spirito che riesce a restare così tante stagioni negli Usa: nel 2006 ricomincia dal Doppio A, poi è di nuovo subito in Triplo. Nel 2008 passa ai Mets, mentre nel 2009 gioca per l’organizzazione dei Pirates e nel 2009 per quella dei Cubs. Dal 2010 è ai Brewers, per la cui franchigia nel 2011 gioca 27 partite a Nashville. Un giocatore di prima grandezza, quindi, che nel nostro campionato può davvero fare la differenza. Circa mille partite da interbase alle spalle, Machado è in grado però di difendere anche i cuscini di prima, seconda e terza base e ha avuto anche qualche rara apparizione in campo esterno. Difensore completo e battitore continuo, Machado approda in Italia per rinforzare il roster dei vicecampioni d’Europa; per essere in definitiva, quello che è stato spesso durante la sua carriera: un giocatore decisivo.