
L’Italia continua il suo percorso verso l’indipendenza energetica dalla Russia. La strada è quella della moltiplicazione dei partner commerciali e il rafforzamento dei legami con quelli già esistenti, così da sopperire, almeno in parte, alle gravi mancanze che porterebbe un eventuale stop totale dell’import di Mosca. Dopo i viaggi di Luigi Di Maio in Qatar, Afghanistan, Libia e Congo, iniziati subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, oggi anche il presidente del Consiglio, Mario Dragh, è volato in Algeria, primo Paese visitato dallo stesso ministro degli Esteri, il 28 febbraio, che già in quell’occasione aveva promesso all’Italia 9 miliardi di metri cubi di gas in più l’anno.
“I nostri governi hanno firmato una dichiarazione di intenti sulla cooperazione bilaterale nel campo dell’energia”, ha dichiarato il presidente Draghi, al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune. Oggi “a questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’italia“, ma “l’Italia è pronta a collaborare anche sulle energie rinnovabili e l’idrogeno verde”.
L’aumento delle forniture gas dall’Algeria previsto dall’accordo di Eni e Sonatrach, che arriveranno attraverso il gasdotto Transmed, fornirà all’Italia “gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24“. Si legge in una nota del ‘Cane a sei zampe’.
L’accordo è stato firmato – alla presenza del presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e del presidente del Consiglio Mario Draghi – dal presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e dall’amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Fonte agenzia Dire