Ruote, borchie, marmitte, la crisi ha accentuato questo tipo di furti
In tempi di crisi i ladri tornano alle vecchie abitudini. Come negli anni ’70, riecco i ladri di ruote, pronti ad assaltare le auto parcheggiate in strada e a fare man bassa di pezzi di ricambio. Nel centro di Anzio, ma anche a Nettuno fino alla periferia non c’è zona immune al racket.
Lo testimoniano le immagini delle berline senza ruote. Basta lasciare la macchina in sosta per qualche giorno nello stesso posto che i ladri si sentono autorizzati a “prelevare il pezzo” neccessario: una ruota se non quattro, uno specchietto, una borchia e perchè no anche la marmitta. La senzazione è qualla che i ladri agiscano su commissione del tipo “mi serve una ruota… cosi e così” e l’ordinazione parte, magari portata anche a domicilio come la pizza. Non sempre i derubati vanno a fare la denucia del furto, “figurarsi se qualcuno si mette in moto per una ruota rubata”. La crisi ha molte facce e questa dei furti alle macchine è una solo piccola parte.