Deferimento per Josè Escalona, chiesti due anni di squalifica.

L’ufficio di procura antidoping del Coni ha proceduto nei confronti del lanciatore della Danesi Nettuno Josè Escalona con la richiesta di due anni di squalifica. Questo il comunicato diramato oggi dal Coni:

 

Deferimento dell’atleta  Josè Miguel Escalona Ranalletta  (tesserato  FIBS ) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art.2.1. del Codice WADA in relazione alla positività riscontrata per presenza di  19-Norandrosterone di origine non endogena in occasione del controllo antidoping disposto al termine della gara “Danesi Nettuno-San Marino”, disputata a  Nettuno il 3 settembre 2011, con richiesta di 2 anni di squalifica. Il TNA discuterà il caso in questione il 25 ottobre alle 15.45

 

Nello stesso comunicato del Coni figurano altri undici deferimenti di atleti di altre discipline sportive ma non c’è nessun deferimento per l’altro giocatore del Nettuno, Olmo Rosario, trovato positivo al 4-metil-2-esanamina. E’ quindi probabile che per l’interbase dominicano la procura antidoping non richieda la squalifica, visto anche il precedente di un giocatore di rugby che lo scorso anno fu solamente richiamato ufficialmente dal Coni senza subire il deferimento.

“Vedremo nelle prossime ore di chiarire  la posizione di Rosario- così ha commentato il medico della Danesi Nettuno il Dott. Gaetano Schiavottiello – c’è il precedente del giocatore di rugby che per la stessa sostanza di Rosario non è stato deferito dalla procura, proprio perché fino a pochi mesi fa quell’integratore non era proibito. Attendiamo comunicazioni ufficali dal Coni. Per Escalona la richiesta di due anni è legittima”.