Tassa di soggiorno: i turisti dovranno pagare per stare a Nettuno

La tassa decisa dalla maggioranza a 5 stelle che amministra la cittadina del Litorale

Da ipotesi più volte ventilata in questi anni a realtà concreta per la città di Nettuno. Un gettito annuo presunto di 300 mila euro, da incassare con 90 giorni complessivi di presenze sul territorio. Sono questi i numeri alla base della decisione della maggioranza grillina guidata dal sindaco Angelo Casto, di istituire l’imposta di soggiorno che dovranno pagare molto presto tutti coloro che sceglieranno di soggiornare a Nettuno. La tariffa sarà a carico di chi soggiornerà in alberghi, camping, bed & breakfast, case vacanze o abitazioni affittate per brevi periodi: tutti i vacanzieri dovranno pagare una tariffa giornaliera, per un massimo di sette giorni consecutivi, che sarà stabilita dalla Giunta comunale e che, stando alle stime fornite da Luigi D’Aprano dirigente dell’area Economico-Finanziaria, dovrebbe aggirarsi mediamente su 1,50-2,00 euro al giorno. Tutti, salvo alcune eccezioni previste nel Regolamento approvato dal Consiglio (quali gli accompagnatori, solo due, o familiari di persone ammalate e ricoverate a Nettuno o in provincia di Roma, i minori di 18 anni accompagnati dai genitori o soggiorni per cause di forza maggiore), dovranno versare la tassa per soggiornare a Nettuno.