Strada Regionale Pontina, parte la mobilitazione contro l’autostrada

Si terrà venerdì 6 aprile il presidio contro Autostrada Latina-Tor de’ Cenci e bretella Cisterna-Valmontone. Lo ha annunciato ieri mattina  Il comitato “No Corridoio” nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Latina. L’iniziativa è prevista per venerdì 6 aprile alla rotonda di Borgo Piave, luogo di partenza della mega infrastruttura che costerà circa tre miliardi di euro. L’appuntamento è alle ore 17.

Gualtiero Alunni, Pina Necci e Bernardo Bassoli hannospiegato le ragioni di contrarietà al progetto. Il percorso dell’autostrada a pedaggio attraversa più comuni, “ma è da Latina che parte tutto – hanno detto gli oppositori del progetto -, lo dimostra il fatto che sono i politici pontini che insistono, sollecitano l’avvio dell’opera sostenendo che sia l’unica soluzione per eliminare l’isolamento di Latina”.

L’appuntamento di venerdì è propedeutico all’attesa sentenza, prevista entro la fine del mese, del Consiglio di Stato relativa all’assegnazione della gara d’appalto. Il perché “no” alla realizzazione dell’autostrada e della bretella Cisterna-Valmontone sono note, e il comitato ha rilanciando l’opera alternativa di messa in sicurezza della Pontina da Roma a Terracina. “Le buche di questi mesi sono il risultato di decenni di disattenzione dell’Astral e della Regione Lazio che non hanno provveduto ad un’appropriata manutenzione. In vent’anni abbiamo contato 600 morti. L’autostrada con pedaggio a pagamento, che costerà ai cittadini 13 euro per andare da Latina a Roma e tornare indietro, non risolverà i problemi legati al traffico perché la nuova strada si fermerà a Tor de’ Cenci facendo rientrare i veicoli sulla vecchia Pontina proprio nel tratto in cui la circolazione è più critica. L’infrastruttura, considerata strategica, costerà 2miliardi e oltre 700 milioni di euro, ma ci sono soltanto poco meno di 500 milioni di euro già finanziati, mentre per la Cisterna-Valmontone al momento non c’è a disposizione neanche un euro. Ecco, noi chiediamo che i 500 milioni di euro, già disponibili, siano stornati e messi a disposizione per la messa in sicurezza della Pontina per tutti i suoi chilometri”.