“Noto con grande dispiacere che qualcuno ha voluto usare il mio nome per giustificare un comportamento che non condivido e che non potrei mai assecondare. Non sono mai entrato nel merito dei fatti di Nettuno, come del resto non faccio mai con alcun Comune amministrato dal MoVimento”. Ad affermarlo e’ il deputato M5s Alfonso Bonafede, in merito alla caduta del Comune di Nettuno. “Occupandomi di enti locali spesso mi trovo a dare vicinanza politica nei momenti di crisi e il dialogo e’ sempre il mio approccio principe – aggiunge – In particolare, nel caso di Nettuno, dopo aver invitato i quattro consiglieri a fare un incontro, dietro esplicita domanda ho risposto che non direi mai a nessun consigliere cosa deve o non deve fare, perche’ non entro in queste dinamiche e perche’ non e’ nelle mie facolta’. Sicuramente ho sostenuto che quando un portavoce non si sente piu’ di rappresentare quel progetto allora e’ preferibile si dimetta per consentire al primo dei non eletti di prendere il suo posto, invece di aderire ad altri gruppi consiliari. Mi pare sia ben diverso da quanto hanno compiuto i quattro consiglieri – conclude Bonafede – Al sindaco Angelo Casto va tutta la mia solidarietà”.