34.723,00 euro, a tanto ammontano gli stipendi che il sindaco di Nettuno, Angelo Casto, non ha tenuto per sé ma, nei suoi 22 mesi di mandato, ha scelto spontaneamente di destinare, in un fondo sociale del Comune, per dare il suo personale contributo ai cittadini bisognosi. Un atto nobile che, alla fine della sua traumatica e travagliata esperienza amministrativa, rappresenta un esempio di approccio alla politica intesa come servizio alla collettività. Entrato in Comune come Sindaco antisistema, che sfilava nei cortei contro la realizzazione delle centrali biogas, Casto è stato destituito nel chiuso della stanza di un notaio. Al ballottaggio di due anni fa aveva avuto la fiducia di quasi 15.000 nettunesi, pari al 70% dei votanti. Gli errori politici del Sindaco e le divisioni interne hanno pesato ma, nei prossimi giorni, molto probabilmente, si aprirà la nuova partita al TAR del Lazio, con il Vice Questore deciso a restare in campo, per provare a dare seguito all’azione di risanamento del Comune di Nettuno.