Battuta d’arresto dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Velletri sulla nomina del Direttore generale del Comune di Nettuno, Gianluca Faraone, avvenuta alla fine del 2009. Pubblichiamo la dichiarazione del sindaco Chiavetta:
“Già dall’interrogatorio, e fino al provvedimento di oggi, è emerso che non c’è alcuna rilevanza penale in riferimento a quanto contestato. Alla luce di ciò si deve prendere atto del fatto che la denuncia nota del consigliere comunale Massari che ha dato inizio all’indagine e che sosteneva la incompatibilità e la irregolarità della nomina e della figura del Direttore Generale, ha creato il giusto impulso a che la Guardia di Finanza indagasse. Dobbiamo essere grati all’operato della Guardia di Finanza che ha così permesso di fare ancor più chiarezza su una situazione che non conserva rilievi di illegalità, confermando la correttezza di questa amministrazione. Questa amministrazione ha più volte ribadito la regolarità del proprio operato e ne è oggi una conferma il risultato della pronuncia del Giudice, che oltre ad aver rigettato le istanze di sospensione della giunta e del Direttore Generale, ha rilevato che non c’è mai stato dolo da parte dell’amministrazione e che ogni operato è avvenuto nella buona fede. Chiunque è esposto a ruoli politici corre il rischio di incappare in situazioni simili, e abbiamo dimostrato comunque di essere fiduciosi nella giustizia alla quale si potevano, come si è fatto, spiegare dei fatti e documentali, oltre quanto spiegato ed interpretato secondo l’ impianto accusatorio. Il provvedimento che respinge le istanze accusatorie fa emergere ancor più che gli indagati non hanno mai agito contro la legalità e non sono persone che per ragioni di pericolo nel loro operato andavano sospese. Il Direttore Generale ha agito in buona fede e secondo la regolarità degli atti e, laddove vi fossero stae delle irregolarità, si sarebbe provveduto ad intraprendere iniziative. Questa amministrazione ha richiesto ad un professionista del diritto amministrativo, un Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, un parere pro veritate sulla legittimità di quella famigerata delibera e lo stesso ha concluso sulla legittimità della stessa. Anche questo atto è stato una dimostrazione di cautela da parte dell’amministrazione che mai avrebbe adottato alcunchè se non nella contezza della regolarità, senza nulla togliere o dare al Paese, se non quanto fosse opportunamente dovuto come per legge. Ricordo che il ruolo del Direttore Generale non è il ruolo della persona Gianluca Faraone, ma il ruolo di un funzionario della P.A. che il Sindaco ritenga fiduciosamente idoneo e valido per tale ruolo. Quando la precedente Direttore Generale ha lasciato il ruolo questa figura mancava e la macchina amministrativa ne risentiva: la scelta è stata di continuità per il ruolo intermediario che il Direttore Generale ricopre tra le dirigenze e il Sindaco. Senza dimenticare le competenze dello stesso sull’area economico-finanziaria di cui è dirigente e senza dimenticar che gli altri dirigenti in carica a quel tempo, tutti ottimi professionisti, appartenevano al periodo del commissariamento e, per la città, non appariva affatto opportuno nominare uno di loro. E poi si ricordi che l’incarico è di fiducia conservandone il Sindaco ogni responsabilità politica. Tuttavia mi preme ancora sottolineare che un accadimento giudiziario che ricada su una giunta è da mettere in conto se si ricoprono dei ruoli pubblici di questo tipo. La cosa che duole e preme ancor più sottolineare è la scorrettezza politica, maggiormente quella dell’opposizione, che non ha fatto altro che abbracciare questo disagio che abbiamo vissuto per denigrare l’operato politico (vedi dichiarazioni opposizione, etc.), senza porre in campo aspettative nuove di programmazione politica o altro che occuperebbe i ruoli che rivestono. Questa fiducia di dimostrare la buona fede è stata perseguita con sacrificio e con trasparenza nei confronti dei cittadini che devono sempre conoscere ancor più CHI sono le persone che amministrano il paese. Questa amministrazione ha dato la prova della sua buona fede e correttezza nella legalità. Certo non sono mancati i dissapori politici che, sempre per trasparenza e correttezza verso chi ci ha dato fiducia, verranno valutati nel modo più opportuno secondo l’interpretazione della volontà della città. Si è chiarito che il comune di Nettuno non ha sottratto alcuna spesa pubblica alle casse nominando il 29 dicembre 2009 il Direttore Generale, e che, anzi, la sua nomina è stata di continuità per la macchina amministrativa atteso che qualche giorno prima la precedente Direttore Generale aveva lasciato il suo posto per diventare segretario provinciale a Frosinone. Siamo fiduciosi nel prosieguo delle indagini che vanno rispettate perché ancora aperte e affronteremo ogni passaggio nel modo migliore come fino a questo buon punto abbiamo dimostrato. Nella mia posizione di Sindaco ho cercato di valutare con cautela ogni azione politica rispettando gli interessi della città. D’ora in avanti si guarderà in un’ottica di riqualificazione della classe politica, all’orizzonte delle elezioni del prossimo anno. Ringrazio tutti i cittadini che hanno creduto e credono nell’operato di questa amministrazione riaffermando che il provvedimento giudiziale di oggi è conferma di queste aspettative di fiducia che gli stessi hanno nutrito fin da subito”.