Speciale All Star Game: Intervista a Frank Catalanotto

Per chi è appassionato di baseball i numeri sono il miglior modo per presentare un personaggio come Frank Catalanotto. Quattordici stagioni in Major league vestendo le casacche dei Detroit Tigers dei Texas Ragners dei Toronto Blue Jays dei Milwaukee Brewers e dei NY Mets. Nato a Smithtown (NY) il 27 aprile del 1974, la sua carriera è iniziata nel 1992 scelto al draft dai Detroit Tigers con cui faceva il suo esordio nel settembre dello stesso anno.  Vero e proprio utility, capace di ricoprire i ruoli di esterno e di difendere i cuscini di prima e seconda base, ha collezionato 1265 presenze in Major League, ottima la sua media battuta vita .291, un average che sfiora i 300 in grande lega è da battitori di tutto rispetto. Ottimi numeri anche come slugging .445 e di presenza in base .357, e sono 457 i suoi RBI da “Pro”. A questi dati vanno aggiunte le 630 presenze nelle Minor League dove Catalanotto è stato protagonista anche in una All Star Game. InLiberauscita l’ha intervistato in esclusiva durante la conferenza stampa di presentazione dell’All Star Game di IBL. “E’ la prima volta che vengo a Nettuno, qui dove il baseball italiano è nato. Sono molto affascinato di conoscere questa città  con la sua gente che ama in maniera così appassionata questo sport”.  Tante stagioni nelle Major League, hai vissuto da vicino questo evento dell’All Star Game che negli Stati Uniti è qualcosa di speciale:”Ogni anno è un grande evento, vederla è una esperienza unica – ha detto Catalanotto – non solo per la partita, ma perché è una giornata speciale per tutti gli Stati Uniti”. Catalanotto ha poi ricordato le sue origini italiane:”La mia famiglia è siciliana, il mio bisnonno era nato a Palermo come mio nonno e mio padre. Io, mia sorella e mia moglie siamo contenti delle nostre origini italiane e di essere comunque anche italiani”. Italo-americani nelle leghe professionistiche americane ce ne sono tanti, tra poco potrebbe essere il momento per l’esordio di un italiano vero come Alex Liddi che è nei 40-man roster dei Seattle Mariners, potrebbe essere questo l’anno buono per il suo esordio in Major? “Io credo di si, Alex Liddi è un ottimo giocatore, potrebbe essere il primo italiano, proprio in questa stagione, a giocare in Major league. E’ giovane, sta migliorando sempre di più, sono certo che rappresenta il futuro del baseball italiano nel mondo del professionismo”. Frank Catalanotto ha disputato nel maggio del 2010 la sua ultima partita da professionista, sarà possibile un ritorno in campo? “No, ormai sono un coach. Sono felicissimo della mia carriera, ma adesso ho scelto questa nuova strada”. Non ha esitazione Catalanotto quando gli chiediamo quale sia stato il miglior giocatore che lui ha conosciuto nella sua carriera:”Don Mattingly dei New York Yankees, era bellissimo vederlo giocare”. Ed il giocatore italiano? “Alex Liddi” risponde sicuro il batting coach della nazionale italiana. Quale sarà il futuro del baseball italiano secondo Catalanotto? “Per me il baseball italiano può avere un ottimo futuro, ci sono giovani molto interessanti, buonissimi prospetti che Marco Mazzieri sta portando anche nella nazionale. Credo che nei prossimi anni l’Italia farà molto bene, come ha già fatto negli anni passati quando ha partecipato al World Baseball Classic”.

di Giovanni Colantuono.