[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]“Vi dichiaro marito e moglie nel mare infinito di Anzio”. Per giurarsi amore eterno Marco e Viviana – lui 44 anni, lei 39 – hanno deciso di indossare una tuta da sub e spingersi giù, nei fondali di Anzio, di fronte alle Grotte di Nerone. E’ proprio qui, tre metri sotto il livello dell’acqua, che all’inizio di luglio si è sposata la coppia di Anzio. Uno scenario insolito per il fatidico sì, pronunciato davanti a un cerimoniere con tanto di damigella e testimone di nozze.
Scortati nel tragitto in barca da tre enormi delfini, Marco e Viviana una volta arrivati al largo, all’altezza del faro, si sono immersi in acqua. Il tutto in presenza di pochi invitati, qualche amico, due figli piccoli e i genitori dello sposo.
“Io sono originaria di Andria, in provincia di Bari – racconta Viviana – ma inizialmente abitavo a Roma con mio marito. Entrambi amiamo il mare e qualche anno fa abbiamo deciso di trasferirci qui ad Anzio”. Dopo nove anni di convivenza è arrivato il momento di pronunciare il fatidico “sì” con un matrimonio subacqueo, seguito due giorni dopo dal rito a terra. “Quando siamo venuti a vivere qui abbiamo comprato una barca. Marco, appassionato di immersioni, è un sub quasi professionista, possiede quattro brevetti. I fondali sono il suo habitat. Lo stesso non può dirsi nel mio caso… Personalmente non avevo mai fatto un’esperienza da sub, ho fatto solamente una prova di un quarto d’ora nella piscina di casa e mi sono completamente buttata in questa avventura”.
A scortare la coppia anche gli uomini della Capitaneria di Porto, che dopo il rito sono stati ospiti sulla barca assieme agli altri invitati per un piccolo rinfresco. I due figli della coppia – e con loro gli altri che non erano pratici di immersioni – hanno potuto assistere alla celebrazione servendosi di maschera e boccaglio.
“Non è stato facile – continua Viviana – C’è stato un momento in cui ho avuto paura. Inizialmente dopo aver provato qualche secondo ad immergermi sono risalita e volevo rinunciare. Sono stati mio suocero e mio figlio a darmi la spinta per proseguire. Mi sono fatta coraggio, sono riscesa sott’acqua e il matrimonio si è celebrato. Non siamo stati mai soli, in mare con noi c’era Emanuele, il sub che ha fatto da testimone, e Stefania la mia damigella in acqua e a terra. Ci ha aiutato un videomaker che ha effettuato delle riprese subacquee. Ci ha scortato anche Roberta, la wedding planner ed il mio fioraio che mi ha offerto un bouquet meraviglioso.
Per lo svolgimento del rito sono stati utilizzati dei cartelli plastificati, le fedi erano legate su una stella marina mentre il fatidico “sì” è stato pronunciato ricorrendo ai segni convenzionali della subacquea”.
Nessuno ad Anzio si era mai sposato sott’acqua. I matrimoni fuori dagli schemi sono un’usanza ancora tutta estera.
“Per l’evento ho ideato tutto da sola – dice Viviana – dopo aver visto vari servizi di matrimoni subacquei in altre nazioni. Ho creato un kit self made, con guantini, coroncina floreale e costume da bagno con il tulle. Sposarsi sott’acqua è stata un’esperienza bellissima, qualcosa di incredibile, che ti trasporta in un’altra dimensione. Io e mio marito siamo innamorati di Anzio, del mare di questa incantevole città questa. A Roma non tornerei per nessuna ragione”.