Reti di Giustizia: “L’operato della GDF da fastidio alle consorterie criminali”

Reti di Giustizia sull’arresto dei mandanti e attentatori all’autopattuglia della Finanza

Gli arresti operati nei confronti dei mandanti e degli esecutori materiali dell’attentato intimidatorio compiuto il 2 febbraio scorso contro laGuardia di Finanza di Nettuno, confermano il timore che già avevamo espresso allora,ovvero che si trattava di una “risposta” criminale alle operazioni di contrasto alla criminalità organizzata portate avanti dalle Fiamme Gialle.

Questa vicenda purtroppo dimostra la pericolosità delle mafie e l’arroganza con la quale pretendono di controllare e gestire il nostro territorio.
Inoltre dobbiamo anche riflettere sulla facilità con la quale riescono a reclutare nuove leve, sfruttando situazioni di disagio sociale. Infatti apprendiamo dalla stampa che l’autore materiale dell’attentato incendiario è un ragazzo di 17 anni, il quale all’epoca dei fatti viveva in una casa famiglia, in un comune della provincia di Latina.
I fatti ci dimostrano che il buon operato della Guardia di Finanza porta frutti e dà fastidio alle consorterie criminali della nostra zona, ma ci deve anche essere una vigilanza attenta da parte di tutte le Istituzioni e di tutta la comunità civile, ognuno con il suo ruolo, affinché le mafie non guadagnino ulteriore terreno, anche a livello culturale, nei confronti della nostra società.

Reti di Giustizia – Il sociale contro le mafie