Anzio, consiglio comunale vietato ai cronisti

Sergio Borrelli

La censura scatta a ogni occasione buona. Durante il consiglio comunale di Anzio i giornalisti e un operatore di una tv locali sono stati allontanati.

E’ successo ad Anzio, dove il normale diritto di cronaca delle sedute dell’assemblea è stato interrotto dall’intervento del presidente del consiglio. Sergio Borrelli, Udc, ha vietato ai giornalisti dell’emittente televisiva Tele Pontina di svolgere il proprio lavoro e allontana dall’aula l’operatore tv che stava riprendendo i lavori appena iniziati, sostenendo che non era stato autorizzato, non contento il Borrelli due ore dopo si è ripetuto facendo allontanare il giornalista de “Il litorale” . La volontà dell’uomo politico di Anzio ha lasciato attoniti i cronisti presenti, non era mai accaduto che nella seduta di un’assise pubblica come lo è il Consiglio Comunale venisse inpedito il diritto di cronaca, imbavagliando i giornalisti. Grave il comportamento di sindaco e giunta che non hanno ritenuto opportuno far notare al presidente Borrelli l’assurdità delle sue decisioni. Sul piede di guerra l’Unci, l’Unione cronisti italiani, che per voce del suo presidente Guido Columba stigmatizza l’episodio: “Una censura senza precedenti – dice – di fronte alla quale né il sindaco né i rappresentanti di maggioranza e opposizione hanno sentito la necessità di intervenire. Tutto normale. Ormai anche la ripresa dei lavori del consiglio può essere scomoda, evidentemente, per chi, pur svolgendo un ruolo pubblico del quale deve rendere conto ai cittadini, vede nella stampa semplicemente un nemico. Si fa un gran parlare in questi giorni di antipolitica: ma i primi ad alimentarla sono stati gli amministratori di Anzio”.