riceviamo e pubblichiamo
Non intendo dare seguito alle parole dell’Onorevole Claudio Mancini, che stimo, nei miei confronti in quanto credo che i congressi debbano essere un arricchimento culturale e di idee per il Partito Democratico. Portare il dibattito su questi temi e su questa dialettica, credo che nuoccia alla nostra comunità politica; anche e soprattutto la sua stessa area che è rappresentata da persone che conosco, stimo ed ammiro e che so, non hanno nella loro cultura politica un simil modo di fare.
Non nego che le parole dell’Onorevole Mancini mi abbiano fortemente rattristato non tanto, perché un attacco alla mia persona per portare avanti un congresso contro un “rivale” e non sulle idee, ma quanto per un determinato modo di fare a cui si è ridotto una parte del nostro Partito.
E proprio sulle idee che fortemente, FORTEMENTE, mi legano al Partito Democratico (che da anni rappresento in Direzione Provinciale e spero a breve anche a livello regionale) che ora ancora con più motivazione porterò avanti le ragioni che mi portano a sostenere Bruno Astorre per cambiare questo partito, contribuendo insieme al gruppo di amici che rappresento a riportarlo protagonista sulla scena politica, oltre che di nuovo presente in mezzo alla gente.
Questo Paese è in pericolo Onorevole Mancini; lo è il futuro dei nostri figli e noi, con unità, umiltà ed umanità, dobbiamo rimboccarci le maniche per salvarlo. Tutti insieme. Il problema non è Mirko Sannini, ma è al di fuori di quello che, ripeto, con onore e dedizione rappresento: il Partito Democratico.
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