Placidi e gli altri, la conferma del “sistema Anzio” (quinta parte)

Questa è la puntata finale sul “sistema Anzio” in relazione alla vicenda Ecocar. Parto da quanto sostengo da anni e da quello che ho avuto modo di dire al Consiglio comunale di insediamento. Il blog è uno strumento di espressione, ma agli atti di questa città resterà l’intervento che segue. Mancava ancora l’indagine Ecocar, ma abbiate la pazienza di leggere e ne riparliamo subito dopo. Nel mio intervento, dopo la sconfitta e le annunciate dimissioni che sarebbero arrivate di lì a poco, dicevo al sindaco: “(…) Vedi, ripartire dalle regole per una coalizione che ha fatto della libera interpretazione delle regole il suo modo di essere, che affonda le radici in vicende che conosciamo come Malasuerte, Evergreen, Touchdown , e ripeto non mi interessano gli aspetti penali, non mi interessano,  quelli sono personali ma il sistema che è stato messo in campo. Una coalizione Candido, che ha preso 200 voti più di te, tu sei l’unico Sindaco che ha preso meno delle coalizioni, e che quindi ti ha sostenuto in pieno, ripeto un sistema che affonda le radici in prove muscolari che abbiamo visto anche nei seggi, nei toni letti in quelle carte delle indagini che citavo prima e sentiti anche durante la campagna elettorale. C’è chi cercava funzionari allineati Sindaco, io ho detto in campagna elettorale e lo ripeto qui, hai bisogno di funzionari lineari non allineati, quindi fai attenzione perché il responsabile adesso sei tu di questa situazione. Basta con gli affidamenti sotto soglia, basta con le emergenze create ad arte per fare le squadre volanti ed andare a pulire il territorio e andare a prendere i lavoratori in qualche bar ad Anzio Colonia, basta con le fatture n.1 a qualche associazione di amici degli amici, basta“.

Si è aggiunta Ecocar, dove il “sistema” è riportato in maniera plastica, anzi supera persino la fantasia rispetto a quanto raccontavo e racconto, oltre a ciò che ho detto in aula.

Ebbene c’è un ultimo dato da considerare e che conferma quanto vado sostenendo da tempo, mettendo il sindaco di fronte a una enorme responsabilità.

Non basta dire che sono stati altri, che Placidi è fuori e che sarà la magistratura a fare il suo corso. Troppo comodo. Placidi sarà pure il capro espiatorio, ma le questioni riguardano chi ha governato e chi governa. Dire “mbè, si sapeva…” è una aggravante. Perché se si sapeva e si è scelto di andare avanti, allora si è alla stregua di chi di quel sistema ha fatto un modo di intendere l’amministrazione e di recuperare voti.

E ce lo dicono le carte, perché leggi Malasuerte e ci trovi alcuni dei protagonisti di Ecocar, vai a vedere la vicenda del passaggio da Giva a Parco di Veio e ci sono – oltre ai personaggi delle 27 proroghe, altra inchiesta – quelli che secondo gli investigatori su Ecocar festeggiavano con i dipendenti la sospensiva ottenuta dall’azienda o quelli che sono soliti dare in escandescenza se le cose non vanno come dicono loro. Leggi Evergreen e ritrovi Touchdown, con personaggi che tornano e sono ampiamente citati in Ecocar. Ritrovi chi “piscia a Villa Sarsina”  e chi vanta rapporti con la camorra, chi fa incontri con esponenti di ‘ndrangheta e chi è stato strenuo sostenitore dei toni muscolari. Buoni per i rifiuti, le mense, le promesse elettorali o di carriera, le proroghe di servizi, qualche autorizzazione concessa al limite del concedibile, scrivanie rivoltate, minacce nemmeno tanto velate. Tutta gente che – bene o male – continua a muoversi nell’universo del Comune.  E se andiamo ad approfondire, le indagini recenti sul Consorzio di Lavinio, l’affidamento dei servizi a “Fatone” e il Bambinopoli, sempre dalle stesse parti conducono…

Le responsabilità penali erano, sono e restano personali. Quella politica è enorme. Il sindaco ha una grande occasione per uscire dall’angolo in cui il “sistema Anzio” inevitabilmente lo relega, anche se continua a ripetere all’infinito che non c’entra o – peggio – che c’eravamo tutti. No, troppo comodo: c’è chi governava con questo metodo, chi sedeva in Consiglio  e taceva essendo di lotta e di governo dal 2013 a oggi, chi ci si è alleato e chi – invece – ha sempre contrastato certi modi di fare.

L’occasione è quella di ammettere, per una volta, di aver sottovalutato, di essersi fidato troppo, di dire che sapeva che vincere non sarebbe stato scontato senza il “sistema Anzio”. Nelle carte di Ecocar c’è un assessore ancora in carica che “sfida” due interlocutori dicendo “aho, io i voti ce l’ho voi annateli a cercà….” E ce li ha sì….

Il sindaco può uscirne con un bagno di umiltà, ammettendo che la situazione denunciata dai suoi avversari nella corsa elettorale e dai media è reale rispetto ai conti del Comune prossimo al pre-dissesto. L’occasione non è quella di mandare via – come si vocifera – Alessandroni ma  di azzerare tutto, fare una giunta tecnica, presentarsi in Consiglio e dire: “Se ho ancora una maggioranza sarò commissario di questo ente, proverò a risanare la situazione, terrò lontano chi continua a scambiare il Comune per un posto dove accordarsi con qualche ditta e creare consenso. Se non ce l’ho, chiedo scusa, vado a casa e venga pure un commissario” .  Allora avrà rappresentato la discontinuità annunciata. Diversamente tirerà a campare per i pro[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]ssimi 4 anni e mezzo, sperando di recuperare una situazione compromessa e che non arrivino altre stangate dalla Magistratura. Dal “sistema Anzio” c’è sempre qualcosa da aspettarsi.

5/Fine

fonte https://giovannidelgiaccio.com/