[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]”Da tempo è alla ribalta il tema dello spreco alimentare, un problema planetario ma anche del nostro Paese, che ha notevolmente interessato cittadini, a fronte di una evidente disattenzione da parte delle
Istituzioni. Ed oggi si celebra la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare e secondo i rilevamenti più aggiornati
è stato accertato che una famiglia media italiana getta circa 85 kg di cibo in un anno, anche se in molti sostengono che gli alimenti gettati nella spazzatura si attestano intorno ai 36 chili. Secondo le nostre rilevazioni solo durante le festività natalizie gli italiani buttano
nella spazzatura cibo per 1 miliardo e 600 mila euro.
È’ quanto ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista, ECOITALIASOLIDALE.
“Come abbiamo più volte sottolineato nel nostro Paese solamente lo spreco alimentare domestico, cioè il cibo ancora buono che finisce direttamente nei rifiuti, vale 15,5 miliardi di euro l’anno che equivale allo 0,94% del Pil, quasi un punto, a fronte ormai di più di
10 milioni di italiani che vivono, e si alimentano, in condizioni di povertà, secondo i dati ISTAT. Il tutto aggravato da un ulteriore fattore quello dell’abbandono nei campi di circa 1,4 milioni di tonnellate di prodotti ogni anno, che dovrebbe far ripensare l’intera
catena produttiva e di distribuzione”.
“Dunque il valore degli alimenti sprecati sarebbe pari a 800 euro ad italiano- ricorda Benvenuti- e non consumare un litro di latte, lasciandolo scadere nel proprio frigorifero, vuol dire aver sprecato oltre 1.000 litri di acqua necessaria alla produzione di tale
alimento”.
“Per considerare le proporzioni del fenomeno a livello mondiale – prosegue Benvenuti- diciamo che lo spreco alimentare è diventata un’emergenza planetaria visto che ogni anno nel mondo si getta via un terzo del cibo prodotto, 1,3 miliardi di tonnellate, secondo i dati
forniti dalla FAO”.
“Come ECOITALIASOLIDALE – prosegue Benvenuti- siamo a lavoro per istituire un tavolo tecnico per discutere di tale tematica, e stiamo programmando un convegno nazionale al termine del quale verranno sottoposte alle Istituzioni misure concrete da adottare nel nostro Paese in materia di spreco alimentare, di donazione dei prodotti alimentari invenduti, con riferimento a linee volte ad armonizzare/semplificare il quadro di riferimento normativo di legge. Ribadiamo l’importanza di accorciare la filiera della distribuzione e
vendita dei prodotti preferendo prodotti a kilometro zero, considerando che mediamente consumiamo alimenti che percorrono 1.700 chilometri prima di arrivare sulle tavole degli italiani, una proposta per aiutare l’economia locale ed evitare gli sperperi.
Infine rivolgiamo ancora una volta al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dell’Istruzione di avviare, come più volte annunciato, nel più breve tempo possibile nelle scuole italiane la materia di studio dell’Educazione ambientale, compresa la nostra proposta di inserire –
conclude Benvenuti- nella stessa materia anche l’educazione alimentare”.