Le amministrazioni comunali di Aprilia, Anzio, Ardea, Cori fanno sul serio e mettono nero su bianco l’idea di staccarsi dai rispettivi ambiti provinciali dei rifiuti per crearne uno più piccolo ed efficiente. Dopo gli incontri preliminari delle scorse settimane è arrivato il primo documento ufficiale, la prima intesa sul progetto di sub ambito da inviare alla Regione Lazio. Oltre al Comune di Aprilia il testo è stato sottoscritto da Anzio, Ardea e dal Comune di Cori. Seppur interpellati, non hanno ancora deciso il da farsi i comuni di Nettuno, Cisterna, Sermoneta e Lanuvio. I Comuni promotori dell’iniziativa chiedono ufficialmente alla Regione il permesso di staccarsi dalle gestioni provinciali e di costituire per quanto riguarda i rifiuti un proprio ambito territoriale ottimale. Una struttura più snella ed efficiente che, a detta dei promotori, sarà in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera autonoma escludendo completamente o quasi i conferimenti in discarica. In caso di risposta affermativa da parte della Regione si costituirebbe un ambito territoriale di sei o sette Comuni che andrebbero a gestire non solo l’intero servizio di raccolta e avvio allo smaltimento dei rifiuti ma anche la raccolta differenziata e il businnes che ne deriva. Nel documento i sindaci hanno inserito l’elenco delle potenzialità del territorio e le aziende private e pubbliche presenti già sul territorio che permetterebbero di chiudere autonomamente il ciclo dei rifiuti. “I Sindaci vogliono mettre in piedi un ciclo dei rifiuti senza inceneritoree discariche -ha dichiarato a Latina Oggi l’Assessore all’Ambiente del comune di Aprilia Alessandra Lombardi– con un sub ambito potremmo gestire la raccolta e l’avvio allo smaltimento dei rifiuti. Non si tratta di un discorso meramente economico e geografico ma soprattutto ambientale”.