Nettuno. Per il rilancio della città turistica occorrono 5 fattori

[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Gentile redazione,

ho letto il contributo di Pio Trippa per il rilancio del turismo nettunese. Ringrazio Pio Trippa per il contributo. Vivo a Nettuno dal 1995 e mi sono interessato di turismo per un breve periodo (1998-2000). Si riparla di turismo ad ogni campagna elettorale, ma, purtroppo, non se ne parla mai seriamente, ma solo per acchiappare qualche voto. Il turismo, come ci potrà insegnare Pio Trippa, è materia assai complessa. Per il rilancio di una località turistica occorrono vari fattori:
1)una popolazione coinvolta
2)una classe dirigente lungimirante, capace ed onesta
3)una classe politica lungimirante, capace ed onesta
4)fattori di attrazione: naturali, culturali, enogastronomici
5)infrastrutture: strade , strutture ricettive, strutture fieristiche e congressistiche
5) servizi logistici
Per gli ultimi tre fattori si può fare qualcosa, ma per quanto riguarda i primi tre fattori c’è ancora molto da fare.
In 24 anni di residenza nettunese, mi sono passati davanti 4 sindaci e (se non erro) quattro commissariamenti prefettizi (Conte, commissario, Marzoli per due mandati, tre commissari speciali per tre anni, Chiavetta per due mandati, commissario, Casto, attuale commissario Strati). Nettuno vanta il triste primato di primo (ed al momento unico) comune del Lazio il cui consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, nel 2005. La classe dirigente e politica nettunese non ha mai avuto alcun tipo di progettualità, se non quella di tirare a campare.

Vogliamo fare un elenco delle opere incompiute? L’ecomostro al porto turistico, bloccato e sequestrato da anni. Un albergo mai finito vicino alla Chiesa di Santa Maria Goretti. La piscina comunale vicino al Parco Palatucci. Il teatro vicino al centro commerciale Le Vele. Il Parco Palatucci per anni spelacchiato ed abbandonato. E, dulcis in fundo, la “buca” di Piazza Berlinguer, che per anni ha bloccato il centro città. Il baseball, una volta vanto della città di Nettuno, è stato lasciato a se stesso per anni e forse si sta riprendendo solo ora. Parlare di turismo a Nettuno diventa una “mission impossible”. Ma la colpa è anche dei nettunesi. Che evidentemente non amano troppo la loro città. E ogni popolo ha la classe dirigente che si merita.

Cordialmente

Marco Mandelli, Nettuno

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