Il grido di preoccupazione arriva da Enrica Vaccari, l’unica donna candidato alla poltrona di Sindaco a Nettuno. E la questione è attuale ed importante: “Qualcuno in Regione continua a non prendere nella giusta considerazione la salute dei cittadini del Lazio e dunque anche della nostra Nettuno. Zingaretti, in qualità di gestore della sfera sanitaria regionale – chiede la candidata nettunese – ci spieghi cosa s[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]ta combinando con la Sanità. Ha deciso di sacrificarla a favore di dinamiche privatistiche che ci deve spiegare.
A Nettuno non abbiamo Ambulanze di tipo A, le cosiddette automediche. Il servizio Ares 118 è al collasso e chi ci lavora andrebbe premiato con una medaglia al valor civile! E’ il minimo che si possa fare per queste persone che salvano vite ogni giorno in condizioni sempre rischiose! E anche al limite delle norme vigenti. Zingaretti ci spieghi per quale motivo nelle ambulanze di tipo B ci sono ormai per prassi due persone quando le legge ne prevede 3! E per quale motivo nelle Ambulanze private, le “Spot” ve ne sono sempre 3 di operatori? Allora, se si pagano servizi di supporto a costi incredibilmente più alti, le persone ci sono, se si deve rispettare la legge e operare nell’assistenza pubblica ecco che tutto decade. Qualcuno ci dica per quale motivo esistono questi accordi paralleli per una sanità che costa ai cittadini un occhio della testa”.
Senza parlare poi delle condizioni nelle quali lavorano tutti i dipendenti dell’Ares 118: “Sono dei veri eroi – prosegue la Vaccari – sono persone che prestano un servizio fondamentale e i vertici sanitari ragionali, senza tanti giri di parole mi riferisco a Zingaretti, che non si adoperano fattivamente al fine di migliorarne le condizioni lavorative. Il tutto mentre si pagano cifre sbalorditive per servizi privati che sono assolutamente gli stessi dell’Ares 118! E allora si pensi a rafforzare il servizio pubblico. Si decida di prevedere, come sancisce la legge per le città che superano i 45000 abitanti, un’automedica per Nettuno. Una automedica che garantisca la tempestività di intervento che vuol dire salvare delle vite umane e non possiamo parlare sempre dopo che ci sia scappato il morto. Muoviamoci prima. Tra poche settimane inizierà la stagione estiva e ci ritroveremo in 200000 persone in pochi chilometri con l’automedica più vicina che parte da Ardea, affiancata di notte e nel fine settimana da un’Ambulanza di tipo MSA che parte da Lavinio. Ma è paradossale considerare che chi subisce un attacco cardiaco di giorno si ritrovi senza un medico in un’area così densamente popolata. E’ ora di potenziare il nostro territorio. Tutto quello che rivendico per Nettuno è quella di posizionare finalmente una automedica fissa nel nostro territorio e di mandare più personale al servizio Ares 118 operante sul territorio di Nettuno e Anzio”.
Quello della sanità è uno dei punti di fondamentale importanza nel programma elettorale della Vaccari: “E nessuno pensi che queste mie parole abbiano un sapore di elettorale. Parlo da cittadina di una città che assieme alla vicina Anzio rappresenta un agglomerato urbano di oltre 100000 abitanti che d’estate, come detto, diventano almeno il doppio! Se a Nettuno in particolare qualcuno viene colpito da un arresto cardio circolatorio, i primi minuti sono fondamentali, e solitamente i primi ad arrivare sono gli operatori del 118 senza medico, i quali infermieri, nel caso specifico in base al protocollo, non possono somministrare alcuni farmaci anche salvavita, in quanto glielo vieta la legge essendo compito esclusivo di un medico. E i medici per una maggiore possibilità di salvare il paziente, è fondamentale che si rechino sul posto per un soccorso avanzato che solo loro possono fare”.