[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Un rinvio per difetto di notifica e un proscioglimento pieno per la parte che si svolge a Velletri del processo “Touchdown” avviato a Latina e stralciato per gli appalti riferiti ad Anzio. Nuova udienza a giugno per Patrizio Placidi, ex assessore all’ambiente, e l’imprenditore Raffaele Del Prete di Cisterna. Prosciolto, invece, l’ex dirigente dell’area ambiente da tutte le accuse .
Il giudice dell’udienza preliminare Emiliano Picca, infatti, ha disposto l’archiviazione per le vicende che erano contestate a Dell’Accio che fu anche posto agli arresti domiciliari poi revocati dal giudice delle indagini preliminari di Latina all’esito dell’interrogatorio di garanzia ed esame della documentazione difensiva. Il processo, trasferito per competenza a Velletri,dopo un nuovo interrogatorio e ulteriori indagini ha avuto l’esito del proscioglimento su richiesta del pubblico ministero. D’altro canto Dell’Accio era chiamato in causa da altri e nulla lo riguardava in quel procedimento.
Diverso il caso dell’ex assessore e dell’imprenditore chiamati a rispondere di indebita induzione e turbata libertà degli incanti. A Placidi e Del Prete viene contestato, di fatto, un accordo per la gara del servizio di manutenzione del verde, parchi e giardini del centro storico e di “Villa Adele”. L’allora assessore avrebbe promesso un aumento di 25.000 euro alla “Sia” – azienda che faceva riferimento a Del Prete – ampliando l’appalto in cambio dell’assunzione di quattro operai. Il tutto mentre gli investigatori intercettavano l’imprenditore per le vicende di Cisterna per le quali lo stesso Del Prete ha patteggiato. L’appalto venne ampliato e le assunzioni ci furono, nonostante l’imprenditore avesse manifestato con i suoi collaboratori e con un altro imprenditore di Anzio la volontà di «ammazzare Placidi» politicamente, puntando su un altro ex assessore, Alberto Alessandroni, per le successive elezioni.