Ieri mattina il Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e il sindaco di Anzio Luciano Bruschini hanno presenziato ad una riunione della Dirigenza sanitaria che si è tenuta all’interno dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. “Sembra sia scongiurata la chiusura estiva del reparto di pediatria – spiega il Sindaco Chiavetta –presso il Riuniti di Anzio-Nettuno verrà infatti trasferito del personale proveniente da strutture sanitarie dell’entroterra presso cui l’attività diminuisce durante questi mesi. Ma la soluzione trovata dalla dirigenza sanitaria è soltanto un rimedio temporaneo di un problema ben più complesso e gravoso: è da tempo che le strutture sanitarie del nostro territorio subiscono uno stillicidio di attacchi tesi a sottrarre servizi per spostarli presso altri centri ospedalieri, un’offensiva che viene attuata attraverso il blocco delle sostituzioni di chi va in malattia, in ferie o persino in pensione. Se il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini vuole davvero risolvere il problema della sanità applichi fino in fondo il decreto 80, mettendo a sistema i servizi sanitari di Anzio e Nettuno con quelli di Latina; in caso contrario, le riforme della Regione rimarranno soltanto un artificio numerico per mantenere i privilegi di Roma a danno della provincia e del nostro territorio senza tutelare il diritto fondamentale della salute dei cittadini”. Continua intanto la raccolta firme contro la chiusura dei reparti, organizzata dal personale dell’ospedale. Ieri mattina manifestazione di protesta davanti al Comune di Anzio, alla quale hanno partecipato diverse forze politiche, con la pepata polemica di Rifondazione Comunista “Scena surreale al comune di Anzio– fa notare Rifondazione- mentre i lavoratori raccoglievano le firme contro la chiusura dei reparti, noti esponenti del PDL e della Destra di Storace, forze che hanno affossato la sanità regionale, protestavano contro la paventata chiusura. Ci domandiamo con quale faccia tosta“.