Tornano i chioschi sulle spiagge libere attrezzate di Nettuno. In attesa di entrare nel merito, con l’udienza fissata per il 10 gennaio 2020, il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’associazione culturale “Deja Vu” contro la Regione Lazio e il Comune di Nettuno per l’annullamento dei provvedimenti che proibivano ai gestori delle spiagge libere la possibilità di svolgere servizi di noleggio attrezzature e chiosco bar.
[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]La vicenda ha inizio alla fine della scorsa estate, quando una nota della Regione Lazio fa sapere che i servizi che i titolari di convenzione possono offrire sulle spiagge libere sono esclusivamente quelli di assistenza e salvataggio; servizi igienici accessibili anche ai diversamente abili; servizi di pulizia; percorsi fino alla battigia per la fruizione dell’arenile anche da parte dei diversamente abili.
Pertanto l’occupazione di spazi demaniali con strutture di facile rimozione di 25 mq, devono essere riservati esclusivamente per finalità di pubblico uso (igiene, assistenza pulizia, salvataggio), pena la revoca della convenzione.
Una decisione che aveva scatenato la protesta dei gestori delle spiagge libere impossibilitati a rientrare delle spese per i servizi offerti dopo aver vinto regolare bando.
Per adesso dunque, sulle spiagge libere in convenzione è possibile di nuovo noleggiare lettini e lavorare nei chioschi.
La battaglia dei balneari non finisce qui.