“Il rischio che sia messa una pietra tombale sulla campagna di scavi per la ricerca dei fusti tossici interrati nella discarica di Borgo Montello, a Latina, è inaccettabile ”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia libertà con Vendola alla Regione Lazio. Sono ormai quattro anni che la Regione ha stanziato 850mila euro per portare a compimento, con Arpa Lazio e Comune di Latina, le indagini per individuare i fusti tossici che sarebbero stati interrati nel bacino S0 della discarica di Borgo Montello – ricorda Zaratti – Dopo aver espletato le procedure di gara e aver individuato la ditta esecutrice delle opere, ora è inammissibile che si decida di fermare tutto”. “Con un’interrogazione in Consiglio regionale – aggiunge Zaratti – ho chiesto alla Presidente Polverini e all’assessore all’ambiente Mattei di riferire urgentemente in aula sulla vicenda. Il mancato nullaosta dell’Arpa Lazio in conferenza dei servizi, sarebbe motivato dalla mancata individuazione di una discarica autorizzata al trattamento di rifiuti speciali che potrebbero venire alla luce a Borgo Montello. Ciò non giustifica in nessun modo l’arresto del procedimento, visto che lo stanziamento dei fondi regionali era teso prioritariamente a individuare la qualità e la quantità dei rifiuti interrati nel sito. Quella di Borgo Montello – conclude Zaratti – è una operazione verità che va portata fino in fondo. Non c’è solo una questione di natura ambientale, ma va necessariamente fatta luce, dopo 17 lunghi anni, su una vicenda inquietante che ha visto protagoniste organizzazioni criminali e camorriste e sulle quali pesano ancora misteri come quella della morte mai chiarita di Don Cesare Boschin”.