Quanto è successo questa mattina in Commissione Affari Generali e Patrimonio desta preoccupazione ed è sintomatico di una “navigazione a vista”. Al primo appuntamento su un tavolo di confronto, la maggioranza arriva divisa e per niente collaborativa come aveva promesso in Consiglio Comunale. L’assenza di Ranucci in commissione sembra più una defezione che un legittimo impedimento, come si apprende in queste ore dalla stampa. Forse il giovane imprenditore sconta di aver mostrato troppa cortesia istituzionale avallando la vicepresidenza di opposizione in Commissione servizi Sociali solo qualche giorno fa.
Questa mattina il consigliere Antonio Taurelli (Patto per Nettuno) ha proposto di votare un vicepresidente (Carandente, M5S) di garanzia per le opposizioni, dichiarando contestualmente di voler sostenere la presidente Ginnetti. Si sarebbe trattato di un patto di disponibilità politica (come già accaduto in commissione Servizi Sociali) che avrebbe garantito l’inizio dei lavori con le migliori premesse, oltre che un equilibrio più solido tra le rappresentanze. La vicepresidenza, lo ricordiamo, non può incidere sull’indirizzo dei lavori ed è buona prassi (ove non sia previsto dalla legge o dai regolamenti) concederla alle minoranze nelle assemblee rappresentative.
Il gruppo di maggioranza si è opposto perché c’era l’esigenza di “rispettare degli equilibri interni”. I due consiglieri di opposizione vista la mancata volontà di cooperare hanno abbandonato la commissione che per via dell’assenza di Ranucci si è trovata senza il numero legale e non ha potuto deliberare.
È preoccupante che la stabilità dell’Amministrazione di questa città dipenda dalla possibilità di distribuire posti e medagliette ai consiglieri comunali in costante ricerca di visibilità e in permanente campagna elettorale. La campagna elettorale è finita e ora serve competenza e visione, due doti sconosciute a Piazza Cesare Battisti.
Come se non bastasse noi Consiglieri Marchiafava, Alicandri, Taurelli, Federici dopo 30 giorni non abbiamo ancora ricevuto risposta alle interpellanze scritte fatte in Consiglio Comunale. Sorprende e sconcerta che l’amministrazione non sia in grado di rispondere a quegli interrogativi. Forse non sanno che il regolamento prevede che, in caso di mancata risposta, è previsto l’obbligo di ritrattare le questioni in Consiglio Comunale, come è stato richiesto lunedì con lettera da noi protocollata.
L’unico dato evidente è che la maggioranza naviga in alto mare. Il Sindaco invoca le dimissioni a giorni alterni e oggi si apprende di una sfiducia verso il vice-sindaco dalle conseguenze imprevedibili (sottoscritta da ben 8 consiglieri di maggioranza). Al netto degli spettacoli e dei proclami, sembra che troppi personalismi stiano prendendo il sopravvento. Come opposizione siamo stati collaborativi e responsabili ma visti gli sviluppi siamo seriamente preoccupati per la sorte della Città.
Questa maggioranza vuole occupare tutti gli spazi disponibili. Ma ad oggi il ruolo per cui ha più talento sembra essere l’opposizione (a se stessa).
Waldemaro Marchiafava
Antonio Taurelli
Roberto Alicandri
Marco Federici