Carlo Eufemi dà la disponibilità alla sua candidatura sindaco di Nettuno. Personaggio conosciuto in città per i suoi trascorsi politici, negli anni ’80 è stato più volte consigliere ed assessore, poi trasferitori ad Ardea ha fatto il sindaco per due legislature con il centrodestra. Ora torna sulla scena politica di Nettuno, con il sostegno di singoli esponenti del PDL locale che sono intervenuti all’incontro organizzato all’Hotel Astura.
“Vogliamo lavorare su una idea ‘rivoluzionaria’: rendere Nettuno una città normale. Inizia la fase di ascolto di tutto il territorio comunale, puntando a cittadini, categorie,movimenti, associazioni”. Ha detto Carlo Eufemi traendo le conclusioni dell’incontro “Con la gente per Nettuno” organizzato martedì pomeriggio all’Astura Palace Hotel per dare inizio a una fase di ascolto della città in vista delle prossime elezioni amministrative. “Do la mia disponibilità a candidarmi a sindaco – ha aggiunto durante l’incontro, che ha ospitato alcuni interventi ‘a ruota libera’dei cittadini nettunesi – ma non ho intenzione di costruire un’arca di Noè che sia l’ancora di salvezza di quei ‘rifugiati’che sono stati già bocciati dagli elettori di questa città. Di tavoli e tavolini politici di confronto per decidere le nomine mi viene l’orticaria. Ci vuole un progetto: chi vuole condividere il nostro, che nascerà sentendo la città, venga senza dettare né patti né condizioni. E’ con noi chi condivide l’idea di cambiare la città, ma lo faccia senza chiedere niente in cambio”. Eufemi nel suo intervento ha citato Lev Tolstoj e Niki Vendola. “Nettuno è una città ferita. Non si può far finta che non sia successo niente: è stata marchiata di infamia e abbiamo il dovere, con un moto di orgoglio, di riscattare la città e i cittadini”.