Linea Nettuno Roma, Nieri interroga l’assessore Lollobrigida sulla Sicurezza sui treni regionali

Ancora roventi polemiche sul funzionamento della Liena ferorviaria Nettuno Roma, una linea dove i ritardi, la soppresione dei convogli, l’igiene ala sicurezza sono problemi all’ordine del giorno. Il Consigliere regionale di SEL Luigi Nieri chiede all’assessore Lollobrigida “se non ritenga opportuno intervenire con Trenitalia“.

Dall’allegato IA del vigente Contratto di Servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale– scrive Nieri nell’interrogazione-sottoscritto da Regione Lazio e Trenitalia, si evince che, in base alla categoria attribuita alla linea basata sulla domanda di mobilità del territorio, per il servizio sulla linea ferroviaria Roma – Nettuno, ad eccezione di alcuni treni, siano stati previsti esclusivamente treni composti da locomotore 464 + 7 vetture doppio livello con capienza 912/1300 posto seduti totali; sembrerebbe invece che tale previsione, già sottodimensionata rispetto alla domanda, non venga quasi

Disagi sui treni pendolari

mai rispettata, in quanto spesso vengono utilizzati altri tipi di materiali, come i Vivalto, la cui capacità massima di trasporto è di 842, e solo se configurati a 7 carrozze, o come i treni composti da carrozze media distanza il cui limite di capienza è ulteriormente inferiore, con 78/118 posto seduti totali in ogni carrozza. I pendolari della linea Roma – Nettuno già vivono una difficile situazione di disagio, in quanto si tratta di una linea a binario unico che procura ritardi continui, cadenzamenti vincolanti, soppressioni, e che utilizza materiale fatiscente, spesso guasto, privo di servizi igienici agibili, con impianti d’areazione difettosi; – Continua l’esponente di SEL– Tutto questo, aggiunto al fatto che la dichiarata capacità di trasporto dei vagoni è ampiamente sottodimensionata rispetto alle esigenze di servizio, mette a rischio l’incolumità delle persone; infatti, il numero dei viaggiatori a bordo spesso supera la massima capienza ammessa, determinando disagi e malori, soprattutto nelle giornate calde, e costituendo un pericolo per la sicurezza dell’ esercizio. Questa situazione di disagio riguarda anche il personale in servizio a bordo dei treni, nei confronti del quale talvolta si scarica l’esasperazione dei pendolari; spesso su treni, che negli orari di punta trasportano tra i 1300 e i 1500 viaggiatori, è presente un solo capotreno che naturalmente non riesce ad offrire la dovuta assistenza all’utenza né riuscirebbe ad intervenire in caso di emergenza e pericolo; nella sua Carta dei Servizi Trenitalia considera irrinunciabile la sicurezza.

Interroga L’assessore Regionale alle politiche per la mobilità e del trasporto locale per sapere– conlude Nieri– : se sia a conoscenza di quanto esposto, se non ritenga opportuno intervenire con Trenitalia, affinché vengano incrementati urgentemente i posti offerti, soprattutto nelle ore a maggior traffico, e vengano garantite la qualità del servizio e la sicurezza per i viaggiatori e per il personale in servizio a bordo”.