Comunicato congiunto PD Anzio e Nettuno
Le recenti notizie riguardanti il servizio di assistenza domiciliare integrata e più complessivamente la questione relativo ai Piani di Zona, rende doverose alcune considerazioni rispetto ad un tema, ricordiamolo sempre, che incide in modo sostanziale sui soggetti più deboli e fragili delle nostre comunità.
Premesso che i piani di zona sono strumenti sovra comunali, finanziati prevalentemente dalla Regione e la cui enorme potenzialità è peraltro inficiata da gravi difficoltà di tipo organizzativo ed operativo, non ultimo la storica insufficienza di personale.
Alla gestione dei piani manca inoltre, in sede di programmazione e pianificazione, una reale partecipazione di tutti i soggetti potenzialmente utili ed interessati, disperdendo così il potenziale “valore aggiunto” di una progettazione partecipata, peraltro prevista con i tavoli tematici/incontri con il terzo settore, precondizione per l’elaborazione di un programma organico basato su un dettagliato ed analitico rilievo delle reali esigenze del territorio.L’insieme coordinato delle politiche locali e degli strumenti d’origine regionale, siamo convinti, deve produrre un vero e proprio “piano regolatore sociale”, sul quale investire risorse ed attenzioni che oggi certamente non registriamo, basti pensare che proprio in relazione all’assistenza domiciliare, destinata agli anziani e ai disabili, la platea degli assistiti si è drammaticamente ridotta nel corso degli ultimi 10 anni, passando da circa 250 utenti/assistiti agli attuali 100, con un monte ore annuo passato da 70.000 a 30.000, numeri che marcano in maniera inequivocabile lo scarso impegno delle 2 amministrazioni, che si limitano ad anticipare le somme che le verranno poi trasferite dalla Regione.
Richiediamo quindi alle amministrazioni maggior senso di responsabilità. Ci attendiamo che dimostrino la giusta sensibilità nei confronti di chi ha più bisogno. Suggeriamo a tal proposito innanzitutto un maggior investimento delle risorse dai propri bilanci comunali, auspichiamo un incremento delle risorse umane comunali e infine proponiamo l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni di settore e con i CAF del territorio. I quali, a nostro avviso, sarebbero un valido aiuto per censire le esigenze di tutto il territorio e permetterebbero di definire adeguate azioni mirate a risolvere le numerose problematiche di Anzio e Nettuno, territorio che superando abbondantemente i 120.000 abitanti ha sicuramente un elevato numero di persone bisognose di sostegno e aiuto concreto.
PARTITO DEMOCRATICO Anzio e Nettuno