Nessun cittadino italiano deve stare senza un reddito

di Giorgio Moscatelli

“Credo che il problema italiano sia troppo complesso per aggiustarlo con toppe come questa “riforma”(?). tutta la materia lavoro, pensioni, tutele, occupazione andrebbe cancellata e ripartire da zero. Ovvio con nuovi valori e principi. 1. nessun cittadino italiano deve stare senza un reddito!!!. Detto questo tutto il resto è consequenziale. Se chiunque ha diritto ad un reddito di sopravvivenza (vera!) perdere il lavoro non è un dramma. Neanche l’art. 18 lo sarebbe più. Chiaramente con questo salvagente anche i contratti di lavoro si possono riscrivere con meno contrapposizione e riserve mentali, anzi in vera armonia tra lavoratore e datoredi L: 2 le pensioni minime debbono essere per vivere, come l’assegno di cittadinanza, se no non conviene andare in pensione, si preferisce essere disoccupato. Ovviamente essendo una proposta “Da Sinistra” se diamo un minimo dignitoso dobbiamo mettere un tetto alle pensioni massime, ma vero tetto, non finto alto come il cielo. 3 Età per andare in pensione: ci sono lavori che si possono fare a 75 anni ed essere preziosi operatori per trasmettere esperienze ai più giovani. Altrimenti cultura del lavoro, capacità acquisita, esperienza, tutto andrebbe perduto, ma ci sono anche lavori impossibili ad età avanzata. Allora perchè mettere una gabbia uguale per tutti? Un imprenditore di padova diceva che non poteva mandare sui ponteggi a 30 metri un uomo di 66 anni. E ancora quale genitore tranquillo una scolaresca in poolman con autista di 66 anni? E’ invece possibile che un contabile, un impiegato, un dirigente possa lavorare qualche anno di più. inoltre neanche in tutti gli stessi lavori hanno persone che arrivano all’età di 66 anni con le stesse condizioni di salute, occorre che anche questo sia considerato, infine non escludere la libera scelta!!!!. Se tutti hanno assicurato un reddito (come in Danimarca, finlandia in vario modo anche inFrancia) diventa meno problematico che un contratto sia a tempo Det o Indet. Se uno perde il lavoro o non lo ha, la sopravvivenza è assicurata. Non ci sono drammi sociali. Non ci sono disoccupati. Ovviamente occorre un Ente che gestisca la situazione generale con scuole di formazione per riconvertire la professionalità dei senza lavoro secondo i bisogni del sistema. 4 – tutti si riempiono la bocca di Kaynes, ma questo Nobel diceva che se il lavoro diminuisce non bisogna ridurre i lavoratori (creando drammi sociali e distruzione di competenze di sistema) ma le ore di lavoro (tenendo sempre caldi e pronti tutti appena tutto tornerà “normale”. A me sembra una formula magica, ma semplice per il mondo moderno, che determina la vera pace sociale e uno Stato Giusto… se no a che serve uno Stato , un governo, un parlamento, i partiuti, i sindacati, i Professori?????. Un lavoratore che oggi guadagna 1300 euro e ha in casa due figli disoccupati, pensate che non rinuncerebbe a una parte di ore e di stipendio per occupare tutti e due i suoi figli? Da padre che conosce il problema… dico proprio di sì !!! A conti fatti gli occupati sono circa 26 milioni. i disoccupari sono 4 milioni, quindi circa 1/6°. Riducendo di 1/6° le ore agli occupati occorre inserire 1/6° di nuovi lavoratori……. tutti i disoccupati. Ma chi perde ore di lavoro quanto guadagna? allora partiamo da un valore certo: ogni volta che c’è un problema in Italia i lavoratori hanno sempre pagato per primi , di più e per tutti. Quindi stavolta per una rivoluzione sociale di tal fatta sono certissimo che ci staranno. e daranno ancora lezioni di cioviltà al mondo intero come hannop fatto con Pensioni IMU ecc. ecc. Sicuramente tutti quelli che hanno figli disoccupati faranno la fila per iscriversi ai volontari del nuovo sistema!!! . Poi l’inps non pagando più disoccupazione e cassa integrazione; quei soldi li rimette in gioco. Tutti lavorano, più contributi, più economia, più consumi, più produzione, più ore necessarie e quindi tutti ritornano in due o tre anni a tempo pieno ma con una altra Italia. I giovani appena hanno un posto di lavoro sicuro acquistano l’auto quindi si può mettere un quid sulle auto, sui telefonini e I-pod, discyeche e simili, Si risparmia al Ministero di Grazia e Giustizia, perchè tutti occupati = meno reati, meno impegno di polizia, meno pattuglie e gazzelle, carburanti ecc, meno carceri, tribunali. Anche la fiscalità generale, se servisse, dovrebbe dare un contributo a questo Fondo per l’Occupazione, perchè chiunque deve pagare un ticket (ben volentieri) per avere uno Stato dove tutti lavorano, tutti spendono, le città sono più sicure, la vita è più serena. Si ricomincia a comperare le case, LE BANCHE DEVONO CAMBIARE PELLE !!!!!!!! anche loro. Ultimo elemento, per ora, rivalutare il sistema fiscale per far pagare veramente tutti e con aliquote progressive , come da Cpostituzione . Infine ridurre le imposte su aziende e salari perchè l’azienda può ricominciare a crescere, il lavoratore con salario più alto contribuisce a far crescere i consumi, le produziuoni e i posti di lavoro. INSOMMA OCCORRE INVERTIRE SEMPLICEMENTE IL VERSO DI ROTAZIONE DEL SISTEMA SOCIO ECONOMICO RISPETTO A QUELLO DI OGGI dove più tasse, meno occupazione, meno salari, meno consumi, meno produzione meno entrate fiscali… più manovre fiscali. più povertà e la vite ci porta a precipitare e piantarci a terra come ogni aereo che va in stallo e si avvita. Mi piacerebbe qualche occasione per avviare un vigoroso dibattito su questi temi”.