È scattata all’alba una maxi operazione di polizia volta a smantellare un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e operante a San Basilio, quartiere alla periferia Nord-Est della capitale considerata la grande piazza di spaccio di Roma. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di San Basilio hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare, contro altrettante persone a diverso titolo ritenute facenti parte della stessa organizzazione criminale. Dieci degli indagati sono stati posti in carcere, mentre cinque sono finiti agli arresti domiciliari. L’operazione, denominata Bet&Drug è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Le indagini hanno appurato come il gruppo criminale fosse anche armato.
Gambero, Er Mattonella, Pierino la Peste, Er Riccetto,Treno, Ciccio e Cannellone. Sono i soprannomi di alcuni componenti del pericoloso sodalizio criminale armato operante a San Basilio e smantellato dagli uomini del commissariato San Basilio a seguito di un’intensa ed articolata attività investigativa iniziata nel 2017.
E’ stato possibile identificare un feroce gruppo criminale di San Basilio, con base logistica presso una sala scommesse in via Fossombrone, facente capo a due fratelli, gestori proprio dell’esercizio. Emerse infatti che chi sparò a Casal de’ Pazzi, era un fornivatore di stupefacente, per lo più cocaina, dal gruppo dei dei due fratelli di San Basilio.
Le indagini successive hanno condotto, nell’aprile del 2017, ad un blitz in via Bartolomeo Maranta, dove in un appartamento usato come magazzino della droga fu arrestato un uomo trovato in possesso di un chilo e mezzo di cocaina e numerose munizioni per pistola calibro 9.
Durante uno di questi riscontri investigativi si riuscì a pedinare il broker della banda di pusher di San Basilio che aveva appuntamento con una ragazza del quartiere Tufello, con precedenti di polizia e figlia “d’arte” poiché appartenente alla famiglia di un ex Banda della Magliana, e con un altro uomo, padre del pugile che pestò a morte senza motivo un anziano di Vigne Nuove.
Successivamente, in un’altra circostanza, venne arrestato il capo della banda (uno dei due fratelli di San Basilio) per il possesso di cocaina e di una pistola a tamburo marca Smith &Wesson modello 66 calibri 357 magnum con munizionamento, risultata rubata.