“Dalla relazione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie nel Lazio emerge uno scenario desolante, che sta portando Roma nell’emergenza rifiuti”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere regionale di Sinistra ecologia libertà con Vendola alla Regione Lazio. “Approssimazione e incompetenza hanno accompagnato l’attività della giunta Polverini e del sindaco Alemanno in questo ultimo anno – dice Zaratti – Basti pensare al piano regionale dei rifiuti, un documento che prevede tutto il contrario di tutto con uno scenario di controllo (Piano B) in grado di intervenire per bruciare tutti i rifiuti. Non va poi dimenticata la scriteriata scelta di affidare la chiusura della discarica di Malagrotta alla struttura commissariale, alimentando ogni giorno uno stucchevole totodiscarica. E cosa ancor più grave è che il tutto si è fondato su uno studio preliminare regionale privo di criteri scientifici, uno studio parziale e incompleto, che ha indicato sette siti senza aver prima verificato, con tutte le necessarie procedure, la presenza di eventuali vincoli ambientali paesaggistici e archeologici”. “Ma c’è altro – aggiunge Zaratti – La tanto decantata chiusura della procedura di infrazione della Ue sul piano dei rifiuti è una vittoria parziale, visto che dal primo gennaio 2013 si rischia l’apertura di un’altra procedura, se la Regione non dovesse raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti proprio dal piano dei rifiuti. E a giudicare dalle risibili percentuali fino ad oggi raggiunte, per Roma non ci sarà scampo: un’altra infrazione, dopo quella di Malagrotta, calerà sul Lazio e confermerà per l’ennesima volta l’incompetenza del centrodestra regionale in materia di rifiuti”. “E’ necessario un cambio radicale nella gestione del ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio – conclude Zaratti – Bisogna puntare decisamente alla riduzione dei rifiuti, alla raccolta differenziata spinta, al recupero e al riciclo dei materiali. E’ solo questa la soluzione strutturale che impedirà altri disastri ambientali e sanitari come quello di Malagrotta”