“La presenza mafiosa ormai è un dato di fatto”, dopo l’esecuzione di Nettuno

Omicidio di Nettuno le reazioni.

Sinistra, Ecologia e Libertà parla di “ennesimo episodio di regolamento dei conti che testimonia la presenza dei clan e delle organizzazioni criminali su tutto il territorio”

“Questo sembra l’ennesimo episodio di regolamento di conti in un territorio dove cosche e clan agiscono da tempo per il predominio di traffici illeciti”. A lanciare l’allarme è Filiberto Zaratti, presidente della Commissione Regionale Sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità, “Dopo mesi di silenzio – aggiunge Zaratti – le pistole tornano a sparare. Questo pezzo di litorale laziale si conferma, come rilevato dalla relazione della Dna e della Dda di Roma, crocevia di forti interessi per le cosche malavitose. L’efferatezza dell’omicidio, consumato in pieno giorno, in una delle piazze principali di Nettuno – conclude – sono elementi che raccontano quale preoccupante potenza le mafie hanno raggiunto in questi territori”.

Dello stesso avviso il compagno di partito Claudio Pelagallo, responsabile legalità di Sel Lazio: “E’ un fatto di una gravità assoluta che dimostra quanto denunciamo da tempo: la presenza della criminalità organizzata è un dato di fatto. Sul litorale romano le organizzazioni mafiose hanno oramai messo le radici e si insinuate nel tessuto economico e sociale. L’esecuzione di oggi mette fine alle sottovalutazioni che fino ad ora ci sono state sull’entità del fenomeno criminale a Roma e sul Litorale”.