Da ieri è iniziato il governo cittadino Coppola-bis. Dopo più di due mesi da quando aveva tolto le deleghe agli assessori, ieri, il sindaco, ha riconfermato tutti nei loro posti di partenza. Non una persona diversa, non un’oncia di competenza in più per traghettare la Città verso una normalità amministrativa che sembra ancora molto lontana. La domanda che viene spontanea è: perché se queste persone non hanno funzionato fino a due mesi fa per stessa ammissione del primo cittadino che le aveva formalmente “sfiduciate”, oggi dovrebbero andare bene? L’analisi è presto fatta, o il Sindaco è un abile comunicatore che, pur di rimanere attaccato alla poltrona, cerca di distrarre il pubblico con mosse apparentemente decisioniste o altrimenti è ostaggio delle forze che lo hanno sostenuto e non ha alcun margine di manovra. In ogni caso, le speranze di un miglioramento qualitativo dell’esecutivo cittadino svaniscono e il Sindaco ne è il primo e unico responsabile. Da molti mesi ormai non si riuniscono le commissioni consiliari che, per farla breve, significa che non si fa programmazione. Nessun progetto su Torre Astura, nessun progetto sulla qualità dell’acqua di mare, nessun progetto sulla Divina Provvidenza. I presidenti di maggioranza che tanto avevano lottato per aggiudicarsi una poltroncina in prima fila, oggi sono interessati a deleghe e ad altri stemmi al valore. Ma alla città chi ci pensa? L’Amministrazione Coppola fa qualcosa che somiglia alla politica, ma che non è politica. Per alcuni versi potremmo parlare più propriamente di teatro. Teatrale è stato il solenne ultimatum del Sindaco proferito in Consiglio Comunale ad ottobre poi subito sconfessato dai fatti, come teatrale è stata la revoca delle deleghe poi riassegnate due mesi dopo. Teatrale è stato l’assessore Claudio Dell’Uomo che si dimette per chiedere le dimissioni di Alessandro Mauro, ma poi non si dimette certificando la posizione di strapotere del vice-sindaco. Poi c’è chi felicemente diserta la Commissione Bilancio a ridosso di una votazione vitale per il Consiglio Comunale e chi, per tutta risposta, il Consiglio Comunale lo convoca lo stesso pur senza parere obbligatorio. Nel frattempo fuori dal Comune c’è la Città, ci sono le piccole imprese, le attività commerciali, i cittadini seri che lavorano e che, senza la minima programmazione e senza nessun cantiere significativo, vivono nel polverone degli annunci. Uno su tutti il parcheggio. Da gennaio il Sindaco lancia comunicati trionfalistici sull’accordo con le ferrovie incassando plausi e consenso. Tempo fa sulla sua pagina ufficiale appariva il titolone “In arrivo oltre 100 parcheggi in centro. Il sindaco Coppola: fine di un’attesa lunga decenni”. Ad oggi, 5 agosto, il parcheggio che avrebbe dovuto risolvere la viabilità dell’estate nettunese è ancora non pervenuto.
Antonio Taurelli
Marco Federici
Waldemaro Marchiafava
Roberto Alicandri