A due giorni dal Consiglio Comunale penso che sia giusto ritornare sulle questioni sollevate ma soprattutto sul clima che si respira in Aula. Nel mio intervento ho denunciato pubblicamente che a Nettuno il consiglio è un organo fantoccio privo di ogni effettiva autorità. Un vero e proprio teatrino in cui si celebra l’assenza di idee e in cui quel poco che viene deliberato non arriva mai ad attuazione. In questo anno di consiliatura l’opposizione ha formulato diverse proposte e alcune di queste sono state anche votate dalla maggioranza all’unanimità, diventando così formalmente esecutive. La legge prevede che la giunta (di nominati) attui insieme al sindaco gli indirizzi del consiglio (di eletti), ma a quanto pare, questa legge a Nettuno non vale. Solo per fare qualche esempio, potrei citare la mozione per accreditare i buoni spesa sulla tessera sanitaria delle persone in difficoltà economica a causa della quarantena, la mozione sui test sierologici gratuiti per alcune categorie di lavoratori, la mozione per l’istituzione di un osservatorio sanitario permanente per il monitoraggio del servizio ospedaliero. Di tutte queste buone proposte, votate dall’unico organo rappresentativo della città, non si è fatto più nulla, senza neanche una comunicazione da parte della giunta o del sindaco per illustrare eventuali impossibilità. La città è amministrata, si fa per dire, solo dagli assessori, cioè dai non eletti, che decidono senza rendere conto a nessuno. Dall’altro lato i consiglieri di maggioranza sono incapaci di far valere le loro prerogative o forse sono semplicemente disinteressati. D’altronde non è un caso che in un anno di consiliatura non è arrivata una sola proposta concreta da un consigliere di maggioranza. Le commissioni sono ferme da mesi. La progettazione non esiste. Da quando sono stato eletto, non si è mai parlato di Torre Astura, di depurazione delle acque, di progetti di turismo sostenibile, di infrastrutture sociali, di viabilità. Nel frattempo alcuni consiglieri di maggioranza invece di impegnarsi nel proprio ruolo, già molto ampio e potenzialmente determinante, chiedono al sindaco “micro-deleghe assessorili” rischiando di sovrapporre il ruolo dei controllori con quello dei controllati. Per aver denunciato questo stato di cose, sono stato più volte interrotto e poi aggredito verbalmente da un consigliere della Lega, che invece di prendere il microfono e di argomentare una posizione contraria, come dovrebbe fare un rappresentante delle istituzioni in quella sede, ha preferito inveire contro la mia persona con un tono violento e intimidatorio. A seguito di ciò mi sono visto costretto ad abbandonare i banchi del Consiglio Comunale. Questo episodio contribuisce a diffondere un clima pesante in cui diventa difficile svolgere il proprio mandato con serenità. Ritengo che il Sindaco non possa più far finta di niente.
Il consigliere comunale del Patto per Nettuno
Dott. Antonio Taurelli