Interessanti spunti quelli emersi dal dibattito sulla “Sanità pubblica” svoltosi sabato sera alla “Notte Democratica”. L’appuntamento annuale orgazizzato dal Partito Democratico di Nettuno. A fare gli onori di casa la Segretaria locale del PD Carla Giardiello.
“Il diritto alla cura fa parte della nostra costituzione, ce lo ha ricordato l’mergenza covid quanto sia importante la sanità pubblica- ha detto nel suo intervento consiglira Regionale Michela Califano– La capacità della nostra giunta, quella che guida la Regione Lazio si è vista in quale frangente, li abbiamo tirato fuori la capacità di essere amministratori. Siamo risciti ad essere il “modello Lazio” con le 500 terapie intensive. Un modello che ha funzionato e che è stato copiato anche da altre regioni. Sono venute fuori le eccellenze: come quelle ricercatrici dello Spallanzani.
Ora che la sanità del lazio non produce più disavanzo, occorre investire sulle eccellenze, sulla ricerca, sul vaccino contro il covid”.
“Un grosso ringraziamento lo dobbiamo a tutti gli operatori della sanità della nostra Regione- Ha detto il Segretario regionale della FP CGIL Natale Di Cola–
Ma sono tre le cose da fare secondo il sindacato: investire sul capitale umano, investire sulle strutture sanitarie, sui luoghi della cura: gli ospedali, le RSA.
Il sindacato non si farà da parte. -e ha aggiunto- La politica tutta, si riappropri delle politiche sulla sanità, puntando sui servizi, sulle reti, sulle nuove tecnologie. Dobbiamo fare in modo che il sistema sia in rete e che i malati non vengano abbandonati”.
L’ex consigliere e medico della ASL Giacomo Menghini nel suo intervento ha sottolineato come “in tutta la ASL manchino di dirigenti dei dipartimenti, e le strutture anche complesse titino avanti con i Facenti Funzione, questo non possibile se si vuole una sanità efficiente”
Il Segreario regionale del PD Bruno Astorre, nel rispondere a Menghini e alla Consigliera di Anzio Lina Giannino che aveva chiesto contto della chiusura dei reparti di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, ha risposto: “Noi Regione Lazio usciamo da 14 anni di commissariamento, che hanno significato tagli e e pochi investimenti.
Nonostante queesto la durante la pandemia, la sanità del Lazio si è comportata egregiamente. Ora però usciti dal commissariamento, occorre lavorare sodo, occorre puntare ad una ospedalizzazione di qualità, per questo dobbiamo incalzare la ASL Roma 6 a far funzionare l’ospedale di Anzio-Nettuno. – e ha colculso dicendo- La classe politica di solito è lontana dal territorio, noi del PD non possiamo permettercelo”.