Aprilia- Ex Enotria dopo lo sgombero e la messa in sicurezza, traferiti i 52 Rom e rimossi i rifiuti

Le operazioni di sgombero e pulizia dell'ex Cantina Enotria

Ex Enotria, dopo lo sgombero e la messa in sicurezza le operazioni di rimozione dei rifiuti solidi urbani sull’area esterna. Trasferiti i Rom.

La Pulizia. Nella giornata di ieri, da parte di Progetto Ambiente, sono iniziate le operazioni di pulizia del perimetro esterno al complesso industriale abbandonato “ex Enotria”, oggetto nelle ore scorse di una operazione di sgombero degli occupanti abusivi da parte delle forze dell’ordine e successivamente di un intervento di messa in sicurezza e inibizione delle vie d’ingresso da parte del Settore Tecnologico del Comune di Aprilia. L’intervento di pulizia è relativo alla rimozione dei rifiuti solidi urbani ammassati nell’area esterna del sito e lungo il suo perimetro. L’operazione gestita dall’amministrazione comunale si è resa necessaria per motivi di carattere igienico-sanitario e di sicurezza. In questo caso, cioè, anche al fine di garantire maggiore visibilità e monitoraggio da parte delle forze dell’ordine per evitare nuovi tentativi di occupazione abusiva del complesso dismesso di via Nettunense.

Spostati i Rom. A seguito delle operazioni di sgombero dei 52 occupanti abusivi di etnia rom (19 uomini, 17 donne e 16 minori) del complesso industriale dismesso denominato “ex Enotria”, effettuato dalle forze dell’ordine coordinate dalla Prefettura di Latina, sono stati effettuati  lavori di messa in sicurezza dell’intero complesso, con particolare riguardo all’inibizione degli accessi perimetrali. All’interno dell’ex Enotria, in condizioni di assoluto degrado igienico-sanitario, vi avevano trovato rifugio diverse famiglie di etnia rom e alcune di esse con minori a carico.
L’amministrazione, rispettando gli impegni assunti anche con la Prefettura, ha disposto con ordinanza numero 227 del 4 settembre 2012 il ricovero temporaneo delle famiglie con minori scolarizzati al fine di garantire il proseguimento dell’attività scolastica, individuando uno stabile in via delle Pernici confiscato dalla Autorità Giudiziaria e acquisito a patrimonio comunale.
Solo la struttura “Utopia 2000” di Bassiano si è poi resa disponibile ad accogliere in via temporanea un numero limitato di donne e bambini