Riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura sul tema dell’emergenza criminalità. Un incontro voluto dalle procure di Roma e Napoli dopo i recenti omicidi di camorra a Nettuno, a Terracina e a Scampia. Presenti alla riunione i vertici locali delle forze dell’ordine che hanno fatto un punto sulla situazione, mettendo a disposizione i propri dati riguardo i recenti episodi di criminalità. A quanto riferito, la riunione è nata con lo scopo di avere “uno scambio di informazioni” e di “aumentare la collaborazione tra i vari soggetti coinvolti” per “fare il punto sulla presenza della criminalità organizzata nei due territori e stabilire se c’è un filo conduttore”.
“L’incontro di oggi del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato alla presenza delle organizzazioni criminali a Roma e nel basso Lazio è stato un momento importante di confronto tra le massime istituzioni. Le mafie nella nostra regione sono dedite al business, al riciclo di capitali illeciti. Puntano ad acquisire attività commerciali. In un momento di crisi come quello attuale, le organizzazioni criminali sono forse le uniche che possono vantare liquidità proveniente da traffici illeciti, pronta per essere investita nel commercio, nell’edilizia e nella finanza. Da questo punto di vista il controllo del territorio non è solo militare. E’ questa nuova frontiera che rischia di cambiare la geografia economica e sociale della nostra regione. E su questo che le istituzioni devono alzare il livello di attenzione, preoccupandosi di rompere quei legami invisibili che legano gli interessi criminali alla politica e agli affari”. Ha dichiarato Filiberto Zaratti, Presidente della Commissione regionale sicurezza e lotta alla criminalità della regione Lazio. “In questo quadro – prosegue Zaratti – gli attentati estivi potrebbero rappresentare la rottura di antichi equilibri consolidati e la riorganizzazione di nuovi e vecchi poteri criminali. Anche i dati forniti dalla relazione della Direzione investigativa antimafia del secondo semestre del 2011, rilevano l’aumento degli attentati intimidatori che colpiscono sempre più soggetti economici e imprenditoriali dei nostri territori. Ostia, Anzio, Nettuno, Aprilia, Terracina, Fondi e Latina, sono state le città maggiormente esposte a questi fenomeni, tanto da far arrivare il Lazio al quarto posto tra le regioni italiane per attentati denunciati (11), prima della Calabria (10) e subito dopo la Campania (22). Un dato che fa riflettere e che consiglia l’apertura immediata di un fascicolo sul caso Lazio”.
Un incontro molto utile per affrontare la situazione della criminalita’ sul Litorale Sud e per fare il punto sulle iniziative da mettere in campo per respingere l’attacco in atto contro il nostro territorio e rilanciare un messaggio di unita’ e determinazione delle Istituzioni. La Provincia fara’ come sempre la sua parte: bisogna fare rete, ascoltare i territori, stare vicini ai cittadini e alle imprese piu’ esposte, promuovere ogni giorno una cultura della legalita’ e della trasparenza, fare meno proclami e piu’ cose concrete”. Ha dichiarato Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma. ”Ringrazio il Prefetto di Roma – aggiunge Zingaretti – per aver convocato questa riunione dopo l’omicidio di Nettuno di questa estate e dopo altri inquietanti episodi criminali che si sono verificati ad Ostia e in altri comuni del litorale: un’area a fortissimo rischio di radicamento di organizzazioni criminali, che hanno da tempo individuato il nostro territorio come luogo privilegiato per operare investimenti, riciclare denaro e infiltrarsi nelle pieghe di un sistema economico debole perche’ profondamente colpito dalla crisi economica”.