Bagialemani tocca tutti i temi caldi di questa fine stagione nettunese. È finita l’IBL, come anche l’European Cup e la Coppa Italia; il manager del Nettuno analizza quanto accaduto nell’incontro “A tu per tu” con i tifosi andato in scena sul sito sportivo BaseballMania.it.
“Secondo me non è una stagione fallimentare considerando che abbiamo una squadra molto giovane, a mio avviso di IBL2, ma che gioca in IBL1 tranne per Ambrosino,Mazzanti e Imperiali. Se avremo un po’ di pazienza e se la Federazione non cambierà le regole in corsa, questa squadra con l’inserimento di Pizziconi, Giannetti e Costantini potrà dettare legge per almeno un decennio” afferma Bagialemani sulla stagione appena conclusa “Gli stranieri – prosegue – non tutti sono stati una delusione: Crescenzi, per esempio, per quel poco che è stato qui mi ha soddisfatto giocando in condizioni fisiche precarie, Sadler è un buffone, Hayhurst neanche me lo ricordo. Figueroa lo avevo a Grosseto e per me non è stata una sorpresa. Sicuramente è un segnale forte,abbiamo fatto degli errori di mercato che non possimo più permetterci di fare,nel prossimo futuro faremo più attenzione. Un ricevitore è una priorità fondamentale per questo Nettuno, gia ho più di qualche contatto e se resterò avremo un grande ricevitore di grandissimo livello, gli altri stranieri andrebbero tutti confermati, ma bisognerà vedere il budget a disposizione. Verso novembre inizieremo a fare mercato.“
Poi, a chi chiedeva informazioni per capire se ci sarà un seguito a quelle promesse di dimissioni fatte da alcuni membri della Società e da Bagialemani stesso aggiunge:”Parlo per me,non ho dato mai le dimissioni,ho soltanto detto che ero pronto ad andare via in qualsiasi momento per il bene del Nettuno. Non posso continuare ad essere umiliato da delle persone che non fanno bene il loro lavoro e si sfogano contro di me per i loro errori, a febbraio compio 50 anni ho le mie nipoti che ormai sono diventate grandi, non voglio minimamente che vengano attaccate per colpe non loro con frasi del tipo “tuo zio è un rissoso” o “uno che non vuol perdere” o “un pazzo”, assolutamente. Mi ritengo una persona equilibrata ed un gran lavoratore. E’ presto per dire se sarò io a guidare il Nettuno il prossimo anno, sono contento che questa Società creda in me, io sono un vincente e nella mia carriera ho lottato sempre per grandi traguardi, è quello che sto cercando di insegnare a questi ragazzi, ma per fare questo vorrei piena autonomia e scegliere con la mia testa. Per quanto riguarda la Società dovreste chiedere a loro per le dimissioni.”
I tifosi che hanno partecipato all’incontro, chiedono anche un cambio nello staff tecnico, specialmente con l’ingresso di Trinci e Ricci, considerando il fatto che è stato riscontrato un certo calo nel rendimento di molti ragazzi rispetto allo scorso anno: “Sul miglioramento dei ragazzi è un’opinione che rispetto, sugli assistenti, posso dire che non è un problema di allenatori, stiamo facendo un grande lavoro. In 2 anni abbiamo lanciato una decina di ragazzi, dategli tempo e sarete soddisfatti.”. “Uno solo deve comandare – aggiunge Bagialemani riguardo Guglielmo Trinci – la Società ha la facoltà di scelta, per una squadra che deve lottare per vincere ci vuole un solo comandande e tutti soldati, non si può vincere con 2 Manager. Io e Guglielmo abbiamo giocato 20 anni insieme, non abbiamo problemi, ma tutti e 2 vogliamo decidere,se vado via io potrebbe essere un idea.” Ai numerosi appelli che vorrebbero Fernando Ricci nel suo staff replica:”Fosse possibile porterei con me tutta quella squadra di Campioni che ha fatto divertire i nostri Tifosi negli anni ’90, purtroppo Fernando fa un lavoro che non gli permetterebbe di partecipare agli allenamenti e alle trasferte.”.
Dai lettori arrivano anche domande sulla politica federale, su come il baseball italiano può essere risollevato e sulla Nazionale:”Ci sarebbero più modi per ristrutturare e dare credibilità ad un Campionato chiamato cosi, ma che in effetti è soltanto un Torneo: cercherei di portare il numero delle squadre inizialmente a 10/12 per poi nell’arco degli anni arrivare a 14/16. Iniziare a marzo e finire ad ottobre con partite di andata e ritorno, Play Off ad eliminazione diretta, cosi si giocherebbe di più e si parlerebbe di meno. Bisognerebbe arrivare a giocare quasi 100 partite l’anno, soltanto cosi si potrà avere il vero valore delle squadre, facendo crescere i giovani e riducendo gli stranieri. Bisognerebbe anche cambiare lo statuto Federale e considerare ASI(Atleti di Scuola Italiana) coloro che fanno le giovanili in Italia o che vivono stabilmente lavorando anche nel nostro paese. Oggi le Società sono piene di centroamericani che vengono in Italia perchè è l’unico posto dove possono giocare essendo stati TAGLIATI da tutto il modo baseballstico che conta. Insomma, bisognerebbe fare, secondo me, un passo indietro, guardare in faccia la realtà e ricominciare tutto da capo nel senso che facendo giocare gli Italiani veri, all’inizio ne perderemo in spettacolarità, ma con qualche anno di esperienza avremmo giocatori veri che andranno in Nazionale e vestiranno la maglia azzurra con orgoglio e voglia di vincere. Sulla Nazionale avrei fatto altre scelte ma Mazzieri è il Manager. La Nazionale dovrebbe essere l’espressione massima del Campionato Italiano, sicuramente non avrei chiamato giocatori che non giocavano in Italia, avrei privilegiato tutti gli italiani e poi, se fossimo stati carenti in qualche posizione, l’avrei compensata con gli oriundi. Francesco Imperiali ed Albanese ad esempio non avrebbero di certo sfigurato, dei miei ragazzi preferisco non parlare,sono di parte”
Dopo quasi due ore di colloquio l’incontro esaurisce il suo tempo, ma Bagialemani da appuntamento ai tifosi per un incontro faccia a faccia in data da stabilirsi.
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