Otto condanne nei confronti di altrettanti carabinieri accusati di avere messo in atto depistaggi dopo la morte di Stefano Cucchi. Il giudice del tribunale monocratico ha inflitto, tra gli altri, 5 anni al generale Alessandro Casarsa e 1 anno e 3 mesi al colonnello Lorenzo Sabatino.
Agli imputati, a seconda delle posizioni, si contestano i reati di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia.
L’Arma dei Carabinieri e il ministero della Difesa si sono costituiti parte civile nel procedimento sui depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi.
Commossa Ilaria Cucchi, sorella della vittima, “non hanno mai chiesto scusa, ci guardavano dall’alto in basso come a dire che non contavamo niente”. Per Ilaria quello di oggi è un giorno importante “perché un istante dopo la morte di mio fratello si metteva in piedi la macchina dei depistaggi che è costata alla nostra vita anni e anni di processi a vuoto facendo in modo che entrambi i miei genitori si ammalassero gravemente per tutta quella sofferenza inflitta in maniera brutale”.