Nei giorni scorsi ad una famiglia di Anzio (spero sia stata l’unica), sono state recapitate due raccomandate
con ricevuta di ritorno il cui mittente non è noto per opere di beneficenza: parliamo della Agenzia delle
Entrate-Riscossioni. L’oggetto delle cartelle esattoriali afferiva ad un presunto omesso versamento della TASI relativa all’anno 2015 pari a circa 405 euri ed il creditore, l’Ufficio Tributi del Comune di Anzio ne reclamava
l’accredito entro il primo giugno del corrente anno.
Dopo un comprensibile attimo di smarrimento, i nostri concittadini, certi di aver già provveduto a tempo
debito nel corrispondere il dovuto, sisono messi alla ricerca delle ricevute di versamento. E le hanno trovate.
Perché le rate sono state effettivamente saldate attraverso due modelli F24 in data 16 aprile 2021.
Certi della loro buona fede, hanno inoltrato una pec all’indirizzo contenziosotributario.comuneanzio@pec.it,
allegando le ricevute ed ottenuto in risposta questi messaggi:
1) si invia in allegato discarico ruolo agenzia delle entrate e riscossione per la TASI 2015 per il
contribuente x y.
2) da un controllo abbiamo riscontrato che è andato erroneamente a ruolo anche l ‘avviso TASI 2015.
Detto questo, mi pongo la domanda che un qualunque cittadino che paga le tasse rivolgerebbe all’Ente esattore, o gabelliere, a seconda dei punti vista. I soldi che ho regolarmente versato da chi sono stati incamerati, o meglio, in quale bilancio sono stati acquisiti?
Aspetto una risposta da chi non è abituato a confrontarsi, nonostante quotidianamente sollecitato da cittadini
e Stampa. Un riscontro che magari un giorno non lontano, dovranno fornire ad altri.
p.s. se altri concittadini avessero avuto la stessa disavventura, me lo facessero sapere attraverso la Redazione. Perché se il numero risultasse congruo, la questione potrebbe assumere una valenza diversa.
Eduardo Saturno