“Abita a Nettuno Angelo Licheri, l’ultimo dei soccorritori a calarsi in quel terribile pozzo che 30 anni fa inghiottì il piccolo Alfredino Rampi a Vermicino. Mezz’ora a testa in giù, legato per le caviglie, in un buco fangoso del diametro di 30 centimetri senza riuscire a disincagliare il bambino dalla morsa della terra, dove era sprofondato fino a 60 metri dopo essere caduto in quel buco mal segnalato. Il suo gesto generoso in una situazione disperata ha fatto di Licheri, per tanti, un eroe. Ma ora è lui ad avere bisogno di aiuto: è malato, una gamba amputata per il diabete l’anno scorso, la lunga degenza in una clinica di Velletri, difficoltà economiche. -Scrive sul Messaggero Antonella Mosca-. Gli amici hanno organizzato una maratona ciclistica: trenta ore in bicicletta non stop da Millesimo, in Valbormida, a Nettuno, dove Licheri risiede in un palazzo vicino alla chiesa di Santa Maria Goretti. All’arrivo consegneranno ad Angelo Licheri, un vero e proprio eroe, il ricavato di una lotteria che hanno organizzato nella loro città. 25 anni fa la tragedia di Vermicino, la vicenda del piccolo Alfredino Rampi, un bambino finito in fondo ad un pozzo artesiano. Nell’estremo tentativo di salvarlo in quel buco si calò un uomo, Angelo Licheri, che fu l’unico a raggiungere Alfredino tentando di afferrarlo. Mercoledì 3 ottobre saranno ricevuti nell’aula consilare del Comune, come accoglienza ufficiale della città, alle ore 12,30 la consegna ad Angelo Licheri dei fondi raccolti tramite l’iniziativa di solidarietà “Grazie mille Millesimo”.