“Disarcionati” dal loro gommone con il motore improvvisamente inceppato a tutto gas, due sub sono stati soccorsi questa mattina ad Anzio. Gli uomini della Capitaneria di porto hanno tentato di imbrigliare l’elica lanciando delle cime per bloccare il motore del gommone. Il singolare “rodeo acquatico” è terminato quando il gommone e’ finito contro gli scogli e si e’ incagliato. Il fatto, che avrebbe potuto provocare una vera e propria strage, – le eliche dei motori, infatti, avrebbero potuto tranciare di netto i corpi dei due sub finiti in mare – si è verificato ieri mattina attorno alle 8.00 nei pressi del fanale rosso del porto di Anzio. I due, entrambi di Fiumicino, stavano uscendo dal porto per una battuta di pesca quando, probabilmente per una manovra errata, sono finiti in acqua. L’equipaggio di un peschereccio che si trovava nelle vicinanze, per fortuna, è riuscito a far salire subito a bordo i due uomini in difficoltà; ma il gommone, continuava a girare su se stesso, senza governo, con i motori ancora accesi. Così, è stato lanciato l’allarme alla sala operativa della Guardia Costiera di Anzio: nella zona è giunta una motovedetta. Il natante, continuava a navigare sopra i bassi fondali, con il rischio che potesse finire nell’imboccatura del porto e provocare collisioni con altre barche. Da terra, alcuni uomini della Guardia Costiera hanno tentato di far impigliare delle cime nell’elica del gommone, per fermare la sua “folle corsa”. Alla fine il natante, spinto anche dalle correnti marine, è andato a finire contro gli scogli, arrestandosi immediatamente.