Ormai non se ne può più con l’inerzia dell’Amministrazione sulla gestione di alcuni parchi pubblici; l’elenco è lungo e non potendo trattarli tutti insieme, comincio con quello sito in via Caligola, il parco Caduti di Cefalonia.
Il Parco risulta abbandonato a sé stesso rappresentando anche diverse pericolosità. Nel campo di pallacanestro manca un traliccio ed il relativo canestro, mentre quello presente ha il tabellone rotto e i tubi di sostegno non risultano a norma, non presentando protezioni frontali per proteggere i giocatori da eventuali urti con la struttura metallica.
Nei vialetti il cordolo risulta rotto o interrotto in più punti ed alcuni tratti degli stessi vialetti risultano privi della pavimentazione, situazioni molto pericolose per i bambini che pedalano per il parco.
L’area per il fitness, improvvisata da qualcuno, non è assolutamente rispondente alla norma EN 16630: “Attrezzature per il fitness installate nei parchi pubblici”, non ha certificazioni di alcun tipo, presenta diverse parti in legno rotte e acuminate e ci chiediamo se non sia abusiva.
Nel parco, in generale, ho trovato pedane di legno rotte e accantonate e rifiuti sparsi un pò ovunque, questi ultimi probabilmente abbandonati da chi lì vi ha passato il sabato sera.
Vi sono due monconi di alberi, il primo sul marciapiede, proprio all’ingresso del parco, crollato e delimitato il 28 maggio scorso, mentre il secondo crollato a seguito del maltempo della settimana scorsa; attendono entrambi un intervento risolutivo.
Il Bau Park, ormai di color terra, ha perso tutto il verde iniziale fatta eccezione per qualche alberello innaffiato da persone di buona volontà. In quest’area pensata per lo sgambamento dei nostri fedeli amici, il fetore fa allontanare chiunque abbia il buon proposito di utilizzarla, forse l’area necessita di una disinfestazione, e inoltre la rete di recinzione presenta innumerevoli aperture rabberciate alla meglio.
Le panchine, non manutenute per anni, hanno ceduto al peso degli eventi atmosferici.
I pali delle porte del campetto da calcio, se così si vuole chiamare, presentano dei pericolosi e sporgenti blocchi di cemento; gli stessi blocchi, con la variante di spuntoni di ferro che ne fuoriescono, sono presenti anche alla base delle panchine e dei tavoli.
Discorso a parte per l’area gioco per bambini.
Era il 2017 quando segnalai alla ASL lo stato di pericolosità e abbandono dei giochi in alcuni parchi pubblici della città, tra cui anche quello in argomento i giochi, infatti, non risultavano rispondenti alla normativa vigente. La ASL scrisse al Settore LL.PP. chiedendo di effettuare un sopralluogo presso i parchi segnalati e di relazionare in merito alle iniziative intraprese al fine della messa in sicurezza dei giochi per bambini ivi insistenti.
Nel 2018, visto che il Comune non aveva dato riscontro alla nota della ASL, e visto che permaneva la situazione di pericolosità da me segnalata e confermata dalla ASL, inviai una nuova segnalazione all’Azienda Sanitaria Locale confermando che permaneva la situazione precedentemente segnalata e che le aree ludiche pubbliche continuavano ad essere deficitarie dal punto di vista del rispetto delle norme relative alle aree gioco all’aperto (UNI EN 1176: “Attrezzature per aree da gioco, requisiti di sicurezza e metodi di prova”, UNI EN 1177: ”Rivestimenti di superfici di aree da gioco” e UNI EN 11123: “Guida alla progettazione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto”). Ebbene, dopo 5 anni continuo a segnalare le stesse criticità senza che ci sia stato un intervento risolutivo. Purtroppo ho constatato personalmente, attraverso segnalazioni e solleciti, la scarsa attenzione che la precedente amministrazione aveva per tutti i cittadini che frequentano i parchi pubblici, in generale, e per i più piccoli in particolar modo e faccio un appello affinché la nuova amministrazione intervenga, differenziandosi così positivamente rispetto ai predecessori.
Andrea Ragusa