Ancora studenti in piazza questa mattina a Nettuno. Questa volta però i manifestanti erano molti di più. Presenti quasi tutti gli istituti di Anzio e Nettuno: Il Colonna Gatti, l’Emanuela Loi, l’Itis Trafelli, il Chris Cappelluti, l’Istituto d’Arte. Tanti gli striscioni: “Ridateci i nostri diritti”, “Un popolo di ignoranti è più facile da governare” era scritto su alcuni di questi. I ragazzi hanno percorso tutto il lungomare di Nettuno fino a giungere a piazzale San Rocco, gridando slogan contro i tagli all’istruzione e contro il disegno di legge 953 ex Aprea.
“La legge 953 di fatto elimina la regolamentazione delle assemblee, di tutti i generi, della rappresentanza di classe, di tutte quei diritti che insieme formavano i nostri spazi di Democrazia nelle Scuole. – Dichiara Daniele Lanni, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Avere paura del pensiero degli studenti è stata una caratteristica tipica di chi ha preceduto il Ministro Profumo in viale Trastevere. In un periodo come questo, di forte distacco dalla politica, pensare di togliere momenti di confronto agli studenti è assurdo. Certi momenti vanno aumentati e garantiti in maniera chiara“.
“È una riforma degli organi collegiali degli anni ’70, necessaria perché è una buona legge di riordino rispetto a tante modifiche che sono intervenute nell’organizzazione e nella gestione delle istituzioni scolastiche a seguito della legge sull’autonomia, dell’introduzione dell’alternanza scuola – lavoro e della creazione dei poli tecnico – professionali” ribatte l’autrice del disegno di legge ed esponente del PDL Valentina Aprea. (cp)