Una delibera dell’Università Agraria di Nettuno la n. 35 del mese di novembre sta suscitando polemiche sull’opportunità e modalità di assunzione di personale all’interno dell’Ente Pubblico in un momento estremamente difficile per le casse, anche seguito della maxi rata di imposte comunali da 450mila euro per l’ultimo biennio non pagate e che il Comune esige dall’Ente.
A sollevare il caso è stato l’ex sindaco Carlo Conte che in una nota scrive: “La delibera è uno splendido esempio del metodo di governo della maggioranza alla guida dell’Università agraria. Un ente che amministra, in maniera privatistica e clientelare, beni pubblici. Grazie ad uno statuto farlocco si è consentito di aumentare i canoni e di pagare gli amministratori. Malgrado penda sull’ente agrario la grossa tegola delle case abusive ci si permette nuove assunzioni. Spiace purtroppo ricordare che anche parte della sinistra si è resa complice di ciò. A questo si riferiva anche la consigliera regionale Eleonora Mattia nel recente incontro sulla legalità svoltosi alla galleria Lumaca“.
In effetti avevano incuriosito molto la platea le parole della Consigliera del PD quando, durante il suo intervento, aveva lanciato una generica accusa di poca trasparenza sull’operato dell’Università Agraria.