Blitz della polizia che ha arrestato quattro persone, compreso il marito della presidente dell’associazione «Laboratorio Una Donna». Sotto accusa la gestione di una struttura di co-housing già ispezionata a gennaio.
Un’indagine sulla gestione della Silver co-housing in via Isernia, ad Ardea, dove negli ultimi mesi sono morti due anziani ospiti in situazioni da chiarire. Gli agenti del Commissariato di Anzio hanno arrestato quattro persone, fra le quali anche Maricetta Torrito, presidente dell’associazione «Laboratorio Una Donna», ma anche protagonista di trasmissioni tv e iniziative contro la criminalità organizzata e in difesa della donna. Con lei è stato arrestato anche il marito. Una dottoressa è invece stata interdetta dalla professione.
In manette anche altre due donne destinatarie di misure cautelari per omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravati dall’aver commesso il fatto per conseguire il profitto delle condotte delittuose consumate. Sequestrati 385 mila euro direttamente alla titolare.
Per la Procura di Tivoli quest’ultima, nel corso delle indagini «si è palesata quale promotrice ed organizzatrice di un collaudato sistema di spoliazione ed appropriazione del patrimonio, economico e immobiliare, di soggetti anziani affetti da gravi patologie psico-fisiche».
L’operazione ha avuto un prologo nel gennaio scorso con il controllo delle forze dell’ordine – carabinieri del Nas e vigili urbani – nella co-housing di Ardea dove erano state rilevate precarie condizioni igienico-sanitarie della struttura oltre a scarsa assistenza nei confronti degli anziani ospiti, una quindicina. Uno, di 72 anni, è poi deceduto il 27 gennaio e un altro era morto qualche mese prima.