“Quanto espresso sui giornalisti dal commissario prefettizio Antonella Scolamiero del comune Anzio (commissariato per mafia) durante una messa natalizia, ci ha lasciato sorpresi. Poco conta di chi parlasse perché, nel nostro Paese esiste il diritto di critica, anche per i giornalisti che se non sconfina in offese va rispettato e non esorcizzato con una espressione infelice che offende tutta la categoria della stampa che al proprio interno può avere bravi o meno bravi professionisti ma che non può essere stereotipata con un termine dispregiativo che offende anche i giornalai che assolvono una funzione di presidio pubblico molto importante per i territori. Va infine ricordato il ruolo svolto da parte dell’informazione dei territori di Anzio e Nettuno e del sud pontino nel denunciare per anni la malapolitica e il malaffare che hanno poi portato allo scioglimento dei due comuni con l’operazione Tritone. Un ruolo che sembra essere stato dimenticato a giudicare dal parere espresso dalla commissaria prefettizia”.
️Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati