Oggi 24 gennaio al Sicily-Rome American Cemetery and Memorial, il cimitero americano di Nettuno, dove sono sepolti più di 8mila soldati americani morti durante la II Guerra Mondiale per liberare l’Italia dall’occupazione nazifascista, si sono svolte le cerimonie 80° Memorial Day.
Alla presenza delle alte autorità civili e militari, alle rappresentanze diplomatiche di stati uniti e gran bretagna, le studentesse del III circolo didattico di Nettuno hanno raccontato la storia di un’eroica infermiera americana che prestava assistenza ai militari feriti all’interno del poligono, ferita a sua volta durante un bombardamento, nonostante le gravi ferite, prestò soccorso agli altri commilitoni. Ora la sua croce è tra le altre migliaia nel cimitero.
Per i comuni di Anzio e Nettuno sono intervenuti i commissari prefettizi Francesco Tarricone e Antonio Reppucci. Presenti anche i sindaci delle città vicine teatro del conflitto.
Per il governo è intervenuto il Sottosegretario di Stato al Ministero della difesa Matteo Perego di Cremnago che nel suo intervento ha ricordato “un sacrificio che non si può dimenticare di tanti giovani seppelliti in questo cimitero venuti in Italia a portare libertà e pace”. Ma un passo del suo intervento ha fatto “storcere il naso” ai tanti presenti, quando ha ricordato “le sofferenze dei cittadini di Anzio durante la guerra, e la città per questo insignita della medaglia d’oro al merito”. Dimenticando la città di Nettuno dove lo sbarco ebbe inizio e che ospita il cimitero americano, insignita della medaglia d’oro dal presidente della Repubblica Azeglio Ciampi”.
La deposizione delle corone ha suggellato una ricorrenza che a 80 anni di distanza suscita ancora commozione e riflessioni profonde sulla guerra, sull’odio e la violenza che non si possono alcun modo giustificare.