“Alla scuola Elsa Morante di via Monte Grappa il Natale non ha portato un bel regalo; infatti, al rientro dalle festività natalizie l’utilizzo delle due scale di emergenza degli edifici A e B risultava inibito con del nastro segnaletico bicolore bianco e rosso.
Quelle scale, per le quali sono stati spesi più di 70.000 €, che facevano parte dei lavori di ristrutturazione della scuola del costo totale di 930.000 €, che si sarebbero dovuti concludere dopo 300 gg, ma ne sono passati 4200 e ancora non sono conclusi, potrebbero vedere ancora in corso l’iter autorizzativo; i Vigili del Fuoco, nel 2019, avevano concesso “PARERE FAVOREVOLE” al progetto che il Comune di Aprilia aveva presentato per il sito scolastico ubicato in Via Monte Grappa 1, disponendo comunque delle condizioni che, oggi, alla luce appunto della chiusura della scala di emergenza, sembrerebbero non essere state tutte soddisfatte.
I lavori incompleti delle scale sono comunque in buona compagnia perché non sembrerebbero ancora realizzate le lamelle frangisole da posizionare all’esterno delle finestre (previste nel capitolato dei lavori e la cui assenza rende difficoltosa le lezioni a causa dell’abbagliamento e del caldo da esposizione ai raggi solari).
Ma queste non sono le uniche anomalie che riguardano quella scuola perché andando sul sito internet dell’Istituto non ho potuto non notare un Documento di valutazione del rischio (DVR) scaduto (è aggiornato all’anno scolastico 2018/2019) e piani di emergenza/evacuazione riferiti all’anno scolastico 2019/2020), entrambi a firma del Dirigente ormai in quiescenza.
Nel merito voglio ricordare che il Dirigente scolastico IN CARICA, nel caso delle scuole, si configura come datore di lavoro e tra gli obblighi non delegabili ha anche quello previsto dall’art. 17 del D. Lgs 81/2008 che consiste nella valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28, il DVR, appunto, che deve essere a sua firma.
Inoltre, a mente dell’art.43 del D. Lgs 71/2008 il Datore di lavoro, nella fattispecie il Dirigente scolastico, è obbligato a redigere il piano di Evacuazione ed Emergenza.
La mancata elaborazione di tali documenti, che dal sito non sembrerebbe esserci stata, può portare alla chiusura della scuola da parte dei VV.F. o della A.S.L. o dell’Ispettorato del Lavoro per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell’art. 14 del citato Decreto.
In conclusione, va bene sostituire qualche finestra, come pubblicizzato dall’assessore qualche giorno fa, ma l’Assessorato pensi anche alla sicurezza di quella scuola e dei nostri bambini ripristinando le scale d’emergenza, pagate e mai entrate in funzione.
E già che ci siamo, invito l’Amministrazione comunale a fare una mappatura generale di tutti gli Istituti scolastici al fine di verificare l’applicazione capillare delle normative vigenti sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Andrea Ragusa