Nessuno spazio pubblico ai revisionisti
Le sezioni ANPI del “Quadrante Castelli Romani” chiedono che venga revocato l’utilizzo dello spazio pubblico per il Convegno “1919” previsto per il prossimo 11 maggio 2024 presso il Teatro comunale Sacro Cuore/Scuola G. Falcone di Grottaferrata, a cui l’amministrazione comunale ha già ritirato il patrocinio.
L’incontro ha il chiaro intento revisionista di sdoganare l’idea di un fascismo buono che abbia fatto cose utili a livello sociale, ma anche il cosiddetto “fascismo della prima ora” si connotò subito per quello che era: un movimento di violenza e sopraffazione posto al servizio del potere contro le classi popolari e le loro rivendicazioni di maggiori diritti.
La partecipazione in veste di relatore di Piero Cappellari chiarisce ulteriormente lo scopo dell’iniziativa, in quanto è noto per le sue idee e prese di posizioni dichiaratamente filo-naziste e filo-fasciste.
Purtroppo il revisionismo storico è problema grave e reale, soprattutto in un paese come l’Italia e tra i buchi neri della memoria storica si sono sviluppate una marea di associazioni fasciste che vanno dal volontariato, allo sport, all’ambientalismo e a tutti gli aspetti sociali. A prima vista si richiamano a valori generici, anche apparentemente condivisibili, ma che nascondono subdolamente intenti nostalgici per una dittatura razzista, sessista e classista, nemica del popolo, che negava libertà e diritti e che ha causato morte e distruzione in Italia e nel mondo. A quella feroce dittatura, la città di Grottaferrata ha pagato un caro prezzo in termini di morti, sacrifici e distruzione.
È compito di tutti i cittadini, ma soprattutto delle Istituzioni, vigilare affinché dittature e guerre siano solo un ricordo del passato. Ma per fare ciò servono gli anticorpi della nostra memoria immunologica che ci dovrebbero proteggere dall’ammalarci nuovamente di quella dittatura finita quasi ottanta anni fa ma con cui non abbiamo mai fatto veramente i conti.
Da un lato possiamo capire cosa significhi veramente vivere sotto una dittatura, parlare con chi ha vissuto quei terribili anni, guardare a chi oggi nel mondo è nelle stesse nostre condizioni di allora e non pensare, con indifferenza e scetticismo, che in fondo si stava meglio quando si stava peggio perché almeno i treni arrivavano in orario.
Dall’altro lato c’è la Costituzione della Repubblica, la Legge Mancino, la Legge Scelba, e a livello locale anche la mozione approvata dal Consiglio Comunale di Grottaferrata che impedisce la concessione degli spazi comunali alle associazioni che si richiamano all’ideologia fascista e che professino idee di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Bisogna solo fare ciò che è giusto fare e l’ANPI sarà sempre in prima fila per promuovere la memoria storica e impegno sociale, a difesa dei diritti e dei valori democratici e antifascisti propri della Costituzione.
Le sezioni ANPI del Quadrante Castelli Romani e Litoranea